Amnesty accusa l'Italia sul tema dei rifugiati
Le accuse sono pesanti e prendono di mira «la gestione repressiva del fenomeno migratorio» e «l'erosione dei diritti umani dei richiedenti asilo». Nel 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, Amnesty International attacca l'Italia e le scelte del governo giallo-verde che infliggono «ulteriori sofferenze» ai disperati che sono riusciti ad attraversare vivi il Mediterraneo ma non trovano più un porto sicuro sulle nostre coste.
E mentre il papa e Mattarella ricordano rispettivamente le iniquità di un mondo diviso in due tra «opulenza» e «dignità calpestata», e «l'imperativo etico» della promozione dei diritti umani, nel solco dei grandi principi della Dichiarazione, il rapporto 2018 di Amnesty scatena attacchi e controffensive. Il vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini difende il decreto sicurezza che «erode i diritti dei delinquenti» e non dei richiedenti asilo e ribadisce che «l'Italia ha le porte spalancate e i porti aperti per quei pochi che scappano davvero dalla guerra».