Magistrati in pensione a 72 anni: Bonafede «cancella» l'emendamento
È «giallo» su un emendamento che di fatto porta a 72 anni l'età del collocamento a riposo per i magistrati e che lascia molto perplessa l'Anm. Proprio nel corso del comitato direttivo centrale dell'associazione, convocato ieri, si è discusso del testo di un emendamento alla manovra, non ancora depositato, che vede come primo firmatario il senatore Mattia Crucioli (M5s). «È un intervento avulso da una riflessione complessiva sulla carriera, senza alcuna interlocuzione preventiva», contestano i magistrati. Ma in serata il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, esclude interventi: «Non c'è nessuna proposta del governo - twitta - che prevede la possibilità per i magistrati di rimanere in servizio per un biennio oltre il limite».
Un testo però è circolato e ha messo in allarme il «sindacato» delle toghe. «Con effetto dal primo gennaio 2019 - recita - ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, agli avvocati e procuratori dello Stato è data facoltà di permanere in servizio, a domanda, per un periodo massimo di un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo per essi previsto».