Pd Trentino: quattro in corsa per la segreteria
Fioccano le candidature in casa Pd. Dall'ipotesi che il partito potesse convergere su una candidatura unitaria, non peregrina fino a due giorni fa, si è passati al traffico di ieri pomeriggio quando ben quattro aspiranti segretari si sono presentati nella sede di via Torre Verde con il modulo di iscrizione e la bozza delle tesi programmatiche. Il nome di peso è senza dubbio quello di Lucia Maestri , militante da una vita e che con la sigla del Pd è stata consigliera provinciale nell'ultima legislatura e assessore comunale alla cultura in precedenza. Ha formalizzato la sua discesa in campo, spinto da un gruppo di giovani, anche Alessandro Dal Rì , segretario del Circolo Pd della Marzola e consigliere circoscrizionale a Villazzano. Si presenta anche Arianna Paoli , laureata in giurisprudenza e dipendente di uno studio legale, che fa parte del coordinamento cittadino del partito, è Tesoriere del circolo Marzola e si presenta in ticket con Roberto Menegaldo come eventuale vice. E infine, a sorpresa, un assoluto outsider: Matteo Cappelletti , che a quanto pare solo ieri ha sottoscritto la tessera del partito.
Fino a due giorni fa pareva che Maestri, che alle ultime elezioni provinciali è risultata la prima dei non eletti, fosse disponibile a candidarsi solo in caso il gruppo dei giovani avesse deciso di convergere sul suo nome. «In realtà - spiega - la proposta mi era stata fatta prima di Natale da molte persone del partito di diversa provenienza e anche diversi giovani mi appoggiano. Ho deciso di accettare e di assumermi questa responsabilità anche con l'obiettivo di accompagnare la nascita di una nuova classe dirigente di cui il partito ha bisogno.» Nella sua tesi congressuale, dal titolo «Riprendiamo il cammino» sostiene la necessità che il Partito Democratico Trentino torni alle sue radici e alla sua anima popolare. Un partito che deve tornare a dialogare col territorio e con le comunità che li vivono. Considerando l'Autonomia un valore fondamentale Maestri ritiene indispensabile che il Pd torni a confrontarsi con quei partiti con cui ha costruito una lunga alleanza di governo ripartendo dalle giovani generazioni, investendo sulle loro competenze ed entusiasmo, incoraggiandole e sostenendole nella assunzione di ruoli istituzionali, attribuendo loro responsabilità di governo del partito, rendendo i circoli antenne di ascolto dei territori.
Ma ci sono anche i giovani che vogliono crescere da soli e che puntano su Alessandro Dal Rì, trentenne ingegnere dipendente di un'azienda informatica. «Accanto a molti dubbi e preoccupazioni - si legge in un comunicato diffuso dai promotori della sua tesi congressuale, intitolata "E-mozione democratica" - abbiamo la profonda convinzione che un futuro per il Partito democratico del Trentino e per i valori che rappresenta esista, che esista una comunità politica in grado di ritrovare coesione e motivazione per tornare a proporre ai Trentini una politica di governo all'altezza delle nostre migliori tradizioni». Il gruppo che lo sostiene non vuole essere identificato come «giovani» o «rottamatori» ma come un gruppo di iscritti e amministratori che vuole aprire una fase nuova dopo le difficoltà degli ultimi anni.
Il termine di ieri serviva per presentare una pre-candidatura che dovrà poi essere confermata entro il primo febbraio e supportata da un numero di firme compreso tra 150 e 200. Se tutti quattro ce la faranno saranno convocate le riunioni di circolo e una convenzione provinciale per selezionare i tre candidati che il 3 marzo affronteranno il voto popolare, in contemporanea con le primarie per l'elezione del segretario nazionale. Ogni candidato presenterà delle liste di appoggio, entro il 12 febbraio, a livello di circolo da cui usciranno i nomi dei 64 eletti che andranno a formare l'assemblea provinciale del partito.