Segreteria Patt: 3 candidati, più Stanchina in forse
Un poker di candidati alla segreteria e due proposte per il ruolo di vice. È questo il possibile scenario in vista del congresso delle due Stelle alpine: lunedì a mezzogiorno scade il deposito delle mozioni nella sede di via Torre Verde e in questi giorni si osservano diversi movimenti.
L'unico documento politico depositato finora è quello dell'ex presidente del partito, Carlo Pedergnana , mentre il vicepresidente uscente Simone Marchiori attende l'ultimo giorno utile e trascorre gli ultimi giorni limando i contenuti della sua tesi, in continuità rispetto al lavoro portato avanti dall'attuale segretario Franco Panizza. Ieri ha annunciato la propria discesa in campo anche Roberta Bergamo (alle spalle diversi incarichi in Valsugana), che depositerà una doppia tesi per il ruolo di segretario e di vice. La sua è una candidatura proposta nell'ambito del movimento femminile del Patt, che avrebbe già ricevuto il sostegno della deputata Emanuela Rossini, con l'obiettivo di affrontare le tematiche proprie di quest'area nel dibattito pre-congressuale. A queste candidature dovrebbe aggiungersi anche quella dell'assessore con delega al turismo della città di Trento, Roberto Stanchina , appoggiato dal consigliere provinciale Lorenzo Ossanna. Infine, i bene informati fanno il nome del sindaco di Calliano Lorenzo Conci , che potrebbe proporsi come vicesegretario collegandosi alla tesi di Marchiori, qualora quest'ultimo fosse d'accordo.
«I potenziali candidati sono impegnati a vari livelli, sia all'interno del partito sia dal punto di vista amministrativo e rappresentano una generazione diversa da quella che fino a ieri aveva guidato il Patt. È importante assecondare questo passaggio, in una logica di dibattito ma anche di unità d'intenti» è il commento dell'ex presidente della Provincia e capogruppo delle Stelle alpine in consiglio, Ugo Rossi . Che aggiunge: «Non voglio condizionare il dibattito, ma mi pare di capire che tra un candidato e l'altro non ci siano grandi differenze sulla linea politica: l'idea che emerge è quella di un partito territoriale che deve allargare il suo raggio d'azione in uno scenario in cui il centrosinistra autonomista non esiste più, perché è stato cancellato dagli altri. Bisogna costruire un'alternativa seria che guardi al futuro. Ciò che mi sento di raccomandare è che ci sia la capacità di confrontarsi, ma con l'obiettivo di lavorare tutti assieme a partire dal giorno dopo del congresso».
Quello di Rossi non viole comunque essere un endorsement per il giovane vicesegretario Simone Marchiori: «Quando parlo di nuova generazione non mi riferisco solo a lui: tutti appartengono ad una generazione politica diversa rispetto alla mia: ricordo che a portare Marchiori e Stanchina nel partito ero stato io».
Per l'attuale segretario Franco Panizza si parla di un ruolo di garanzia con il ruolo di presidente del partito. Rossi preferisce non entrare nel merito: «Ciò che conta in questo momento è definire una squadra con dei ruoli ben precisi. Il fatto che in questo momento di passaggio generazionale ci siano diversi potenziali candidati alla segreteria, io lo vedo come un fatto positivo. Sappiano però affrontare il dibattito con il giusto spirito».
Intanto, come detto l'assessore di Trento Stanchina attenderà l'ultimo giorno utile per annunciare la sua eventuale candidatura: «In questo momento sembra stia crescendo il numero dei candidati e questo è un buon segno. A me non interessa nessun tipo di carica, ma non sarebbe stato positivo arrivare al congresso con un unico candidato, indipendentemente da chi fosse. Il candidato unico non avrebbe avuto il giusto appeal per suscitare una discussione interna: chi andrebbe a seguire una partita conoscendo già il risultato finale? Personalmente sono ancora molto combattuto al mio interno, anche per via dell'impegno amministrativo in Comune che intendo portare a termine con dignità. Sto preparando un documento che valuterò come presentare: di certo c'è bisogno di lasciare un segno, lanciare dei temi all'interno del consesso del partito autonomista».