All'Inps arriva Tridico, il padre del «reddito»
In arrivo il nuovo vertice dell'Inps. Lega e M5s hanno chiuso l'accordo su chi prenderà il posto di Tito Boeri: alla guida dell'Istituto arriverà Pasquale Tridico, consigliere del vicepremier Luigi Di Maio e padre del Reddito di cittadinanza, nel ruolo di commissario prima, come prevede il «decretone», e poi molto probabilmente di presidente. Al suo fianco ci sarà anche un vicepresidente. Ma, prima, un sub-commissario: ruolo per il quale si è trovata l'intesa sul nome di Francesco Verbaro, già segretario generale del ministero del Lavoro e poi consigliere giuridico dell'allora ministro Maurizio Sacconi. Che ha dato la sua disponibilità per il periodo di commissariamento dell'Istituito a ricoprire, appunto, il ruolo di sub-commissario. «Basta uomini soli al comando», commenta il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, sottolineando che la riforma dell'Inps con la ricostituzione del Cda «punta a ridare la giusta collegialità» all'Istituto.
La partita nel governo era rimasta aperta dopo il «no» di Mauro Nori, in un primo momento candidato della Lega per la presidenza, a ricoprire il ruolo di vice: soluzione sfumata perché lo stesso ex direttore generale dell'Inps non sarebbe stato disponibile ad accettare l'incarico da numero due. In mattinata il vicepremier Matteo Salvini aveva glissato dicendo di non stare seguendo la vicenda. In serata l'accordo definito.
Sulla necessità di fare presto e bene incalzano i sindacati e lo stesso Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, composto attualmente da 22 membri che rappresentano le forze sociali e che ha il compito di fissare gli obiettivi strategici e di approvare i bilanci.