Corsi sulla parità di genere il sindacato denuncia: «Di fatto, sono annullati»
«I corsi per l’educazione alla parità di genere negli istituti scolastici e formativi della provincia di Trento non sono più sospesi. A questo punto sono annullati». Lo denuncia la Flc Cgil del Trentino sulla base delle risposte, «o meglio non risposte» - si legge in una nota del sindacato - ottenute alla richiesta di chiarimento inviata agli assessorati e alle strutture tecniche competenti, il dipartimento Istruzione e Iprase. Dopo molteplici solleciti è arrivata la risposta da parte di Agenzia del Lavoro, competente sulle pari opportunità.
Le domande poste dal sindacato - si legge in una nota della Flc Cgil del Trentino - puntavano a chiarire i motivi per cui risorse già stanziate dalla Provincia di Trento non potessero essere impiegate a scopi formativi nell’ambito dell’autonomia scolastica e quali erano le motivazioni concrete che avevano indotto l’assessore Segnana a sospendere i corsi già programmati sull’educazione alle pari opportunità. In sostanza, Agenzia del lavoro comunica che non è possibile accogliere la richiesta di accesso civico perchè le richieste formulate attengono a processi decisionali di carattere politico dei quali hanno dato conto gli organi di stampa e non ad atti in possesso dell’amministrazione provinciale, che pertanto non possono essere oggetto di accesso.
«In pratica è la conferma ufficiale di quanto da sempre ipotizzato e cioè che non c’è stato alcun approfondimento sui contenuti, il blocco è frutto di una decisione politica e basta.
Il tutto nonostante le rassicurazioni contenute nella circolare dell’assessore Segnana», sottolinea la segretaria Cinzia Mazzacca. Flc punta il dito contro «l’assenza totale di verifiche e approfondimenti», così come erano stati annunciati dall’assessorato competente. «Se quell’approfondimento annunciato fosse stato fatto, l’assessora avrebbe trovato che quei corsi si occupavano di pari opportunità, di prevenzione alla violenza di genere e al bullismo, di considerazioni sulle differenze di genere nel mercato del lavoro. E non ci sarebbe stata ragione per non riattivarli. Ma se a marzo l’approfondimento non è ancora stato fatto, è chiaro che, visti i tempi di programmazione delle scuole, i corsi si possono considerare di fatto cancellati», insiste Mazzacca.
Nel frattempo, però, la Provincia Autonoma si fa promotrice di un confronto dal titolo «Donne e uomini, solo stereotipi di genere o bellezza della differenza?, non prevedendo alcun contraddittorio nè la partecipazione dei responsabili o delle educatrici di quei percorsi formativi che hanno deciso di eliminare. »Siamo di fronte ad una grave presa di posizione politica, che minaccia l’autonomia scolastica e la libertà dell’insegnamento«, insiste Mazzacca.
Le questioni saranno al centro di un’assemblea sindacale territoriale per i docenti, organizzata da Flc il 28 marzo presso il liceo Rosmini di Trento. All’incontro parteciperà Barbara Poggio, la prorettrice dell’Università di Trento alle politiche di equità e diversità.