La Valdastico a Rovereto Sud? La Vallagarina si ribella «Fugatti venga a parlarne qui»
La Valdastico a Rovereto Sud? Giammai! La gente non la vuole, il paese di Marco - destinatario dello sbarco dell’A31 in territorio trentino - la contesta proprio e le istituzioni, per ora, sussurrano la propria contrarietà. Ma il «no» secco e deciso, in verità, non è ancora arrivato. «Perché non c’è nulla di scritto, non c’è un progetto da discutere», butta lì il sindaco di Rovereto Francesco Valduga.
Il primo cittadino della città della Quercia, d’altro canto, da mesi non prende una posizione ufficiale. «Non l’ho mai voluto fare perché non c’era niente di concreto».
Adesso, però, il governatore Fugatti è sceso mano nella mano al collega veneto Zaia fino a Roma, fin dentro la stanza dei bottoni del ministero. E sul tavolo ci ha messo la richiesta del completamento della Valdastico con uscita, appunto, a Marco. E quindi? «Ho sempre detto che mi piacciono due cose: parlare di progetti concreti e rapporti istituzionali corretti con la Provincia che dialoga con i territori dentro l’autonomia. Che se ha un senso è proprio perché parte dal governo dei territori. Non mi piace quando le righe sul giornale sono accompagnate da continui annunci».
Fin qui era ieri. Ora c’è l’incontro romano. «Ed è tempo che qualcuno venga a parlarci di quale idea ha di tragitto e se ha una sostenibilità ambientale».
Insomma, fino a ieri erano boutade ma adesso si profila lo spettro autostrada tra le valli del Leno. E si annusa pure un certo sgarbo istituzionale e una certa noncuranza leghista verso i territori. «È il caso che il presidente Fugatti parli con noi prima che con il Veneto. Venga a dirci cosa vuole fare. Ripeto: prima di parlare col Veneto ci siamo noi. Visto che Fugatti dice di avere a cuore i territori lo dimostri e non stia a seminare scompiglio».
Quindi Rovereto è contraria? «Se non c’è sicurezza ambientale la risposta è già no. Noi abbiamo un modello di sviluppo diverso, specie dopo 50 anni che si parla di Valdastico, e non è aderente a quel progetto. Ma sono cose di cui si discute a un tavolo con i Comuni e la Comunità di Valle, con i territori: non siamo veneti, si deve parlare con noi e di cose concrete. Soprattutto perché siamo dentro una cornice di autonomia».
Il presidente della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi ha preso di petto l’argomento e lunedì ne discuterà alla conferenza dei sindaci. «La posizione mia e dei sindaci, al momento, è che ufficialmente non abbiamo alcuna comunicazione. Ad oggi non esiste alcun progetto ma lunedì ho convocato la conferenza dei sindaci per affrontare anche il tema Valdastico. D’altro canto c’è preoccupazione: Trambileno, Terrangolo e Vallarsa non la vogliono. Chiederemo un incontro ufficiale con il presidente Fugatti per capire qual è la posizione. Non dobbiamo dimenticarci che abbiamo la fonte di Spino da preservare».
Il «no» all’opera arriva proprio dai territori, Marco su tutti. E il presidente della circoscrizione Andrea Vaccari lo dice chiaro: «All’ultimo consiglio abbiamo espresso contrarietà a qualunque opera che deturpi l’ambiente. Se sarà confermata l’ipotesi sciagurata di Roverto Sud mettendo a rischio lo Spino e forando la montagna ci opporremo in tutti i modi. Credo però che Fugatti, al di là dei proclami, sia molto attento alle istanze popolari. E il popolo non vuole la Valdastico».
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