Mimmo Lucano alla Sapienza racconta il modello di accoglienza Fermate le contestazioni neofasciste
Un ragazzo è stato schiaffeggiato da un militante di Forza Nuova nei pressi dell'ingresso della biblioteca nazionale di Castro Pretorio. Il giovane, che stava uscendo dalla biblioteca, dopo uno scambio verbale è stato colpito con uno schiaffo. Le forze dell'ordine li hanno poi separati. I militanti di Forza Nuova si erano radunati davanti alla biblioteca per poi muoversi in direzione dell'Università la Sapienza per l'iniziativa di protesta contro il sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano, promotore di una politica di accoglienza e di integrazione dei migranti secondo un modello partecipativo sul territorio.
Si è sciolta davanti alla biblioteca nazionale a Castro Pretorio la manifestazione di Forza Nuova contro l'intervento dell'ex sindaco. I militanti sono stati bloccati a piazza Confienza dalle forze dell'ordine e non sono arrivati a piazzale Aldo Moro come avevano annunciato nei giorni scorsi. Prima di andar via hanno esposto uno striscione con su scritto: "Mimmo Lucano nemico dell'Italia".
Mimmo Lucano è arrivato all'università La Sapienza per intervenire a un seminario sul tema dell'accoglienza all'università. È stato accolto da un lungo applauso e dal coro 'Siamo tutti Mimmo Lucano" levatosi dal presidio degli studenti antifascisti. "Un'emozione indescrivibile, mi sento uno di voi. Sono emozionato - ha detto - Sono rimasto quello che ha seguito un sogno di umanità e democrazia. Il sogno continuerà fino alla fine".
Con in testa un grosso striscione "Il fascismo non è un'opinione, è un crimine" il corteo degli studenti antifascisti è partito dalla città universitaria diretto a piazzale Aldo Moro per protestare contro il comizio di Forza Nuova, vietato dalla Questura.
"I fascisti sono assassini. Qui non metteranno mai piede qui. Sapienza è antifascista" dicono al megafono gli studenti. In pizza sventolano anche bandiere No tav e dell'Anpi.
"Siamo tantissimi, siamo in migliaia, i fascisti non metteranno piede a piazzale Aldo Moro. In questi luoghi non devono stare".