Gabriele come Alex: serve trapianto di midollo osseo
Gabriele è nato sordo quasi venti mesi fa e poco dopo i suoi genitori hanno scoperto che era affetto dalla SIFD, sigla di una malattia rarissima, l’Anemia Sideroblastica con Immunodeficienza delle Cellule B, Febbri Periodiche e Ritardo dello Sviluppo. La cura? Come per il piccolo Alex Montresor quando si misero in fila migliaia di persone per offrire la loro disponibilità, serve il trapianto di midollo osseo. Spiega all’ANSA l’ingegnere Cristiano Costanzo, papà di Gabriele: «Rispetto ad Alex la patologia è diversa, ma la cura analoga. Lanciamo un appello per tentare di trovare un ‘gemello genetico’».
Napoletano trasferito a Milano, sposato con Filomena Rinaldi (ha lasciato il lavoro di consulente aziendale per dedicarsi a suo figlio a tempo pieno), Cristiano Costanzo sottolinea che il caso di suo figlio è unico in Italia: «Risultano venti casi registrati nel mondo».
Occorre agire, dunque, e la macchina della solidarietà è partita. «Gabriele è un bimbo affetto da una patologia rarissima. L’unica strada di guarigione è il trapianto di midollo. Il 24 maggio dalle 9 alle 20 l’ADMO allestirà a piazza Dante a Napoli una postazione per cercare un donatore compatibile con il piccolo. Basta avere tra i 18 e i 35 anni, un peso di almeno 50 chilogrammi ed essere in buona salute, un semplice prelievo di saliva verificherà la compatibilità» ha scritto oggi il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, su Facebook dove ha pubblicato un video-appello.
«Sono contento per l’intervento del sindaco - sottolinea l’ing. Costanzo - e spero che siano in tanti a decidere di diventare donatori, non solo per Gabriele. A Napoli, come in altre realtà italiane che promuovono analoghe iniziative, sarà effettuata la ‘tipizzazionè con un tampone salivare per entrare nel registro dei donatori di midollo osseo». Gabriele ha una gemellina, Benedetta, «ma non è compatibile» spiega il papà che, con la moglie, ha anche creato una pagina Facebook (Gabry little hero), e aggiunge: «La compatibilità tra due estranei è bassissima, 1 a 100.000, per questo serve una forte partecipazione».
Seguito in diversi ospedali - ‘Spedali Civici di Brescia, Buzzi e Policlinico di Milano - il piccolo deve fare i conti soprattutto con l’immunodeficienza e l’anemia sideroblastica: «È stato ricoverato quindici volte perchè facilmente esposto alle infezioni; inoltre si formano accumuli di ferro che, se non presi in tempo, aggrediscono gli organi. A gennaio, dopo l’intervento per l’installazione degli impianti cocleari che gli hanno consegnato il mondo dei suoni, è stato ricoverato in terapia intensiva per 6 giorni». Mercoledì prossimo, 22 maggio, il piccolo compirà venti mesi: «Stiamo combattendo una battaglia importante per la vita di nostro figlio e mi auguro che venerdì siano in tantissimi a Napoli a sottoporsi al tampone salivare, una gara di solidarietà i cui frutti potrebbero essere utili per Gabriele ma anche per tanti che hanno bisogna del trapianto di midollo osseo».