Il parroco di Piacenza in arresto l'accusa; drogava i ragazzi per addormentarli e violentarli
Un sacerdote di Piacenza è stato arrestato per abusi sessuali. Si tratta di don Stefano Segalini, che fino allo scorso maggio era parroco di San Giuseppe Operaio, tra le parrocchie cittadine più popolose. Il vescovo Gianni Ambrosio lo aveva destituito in via cautelare dall’incarico dopo alcuni esposti giunti in diocesi. Da quegli esposti è scattata l’indagine della squadra mobile di Piacenza: il prete è indagato per abusi sessuali su ragazzi, tutti maggiorenni, e per procurato stato di incapacità.
Si sospetta che il sacerdote possa aver somministrato droghe o sostanze chimiche alle sue vittime per addormentarle e poi commettere gli abusi.
Don Stefano si trova agli arresti domiciliari su ordinanza di custodia cautelare: nei prossimi giorni verrà ascoltato dal giudice nell’interrogatorio di garanzia.
Dall’ordinanza del gip, che dispone la misura cautelare ai danni dell’ex parroco sulla base di elementi raccolti nelle scorse settimane, si evince che i presunti abusi sarebbero stati commessi ai danni di ragazzi maggiorennni che gravitavano nell’ambito della parrocchia. Nello specifico a don Segalini vengono contestati i reati di violenza sessuale e riduzione in stato d’incapacità. Sul caso vige il più stretto riserbo degli inquirenti, data la delicatezza della situazione, anche se trapelano alcuni particolari significativi. Le violenze non sarebbero avvenute in canonica, ma nel corso di ritiri spirituali e nell’ambito di uscite serali.