I deputati trentini scrivono al Ministro: togliere gli spazi agli universitari «violenti»
I parlamentari trentini della Lega hanno portato all'attenzione del Governo il "caso" di quelli che definiscono "universitari trentino violenti" e chiedono di togliere a questi gli spazi autogestiti concessi da Sociologia.
Scrive un comunicato stampa della Lega Salvini nazionale: «Come deputati trentini abbiamo ritenuto doveroso rivolgere al Ministro dell’Istruzione un’interrogazione in merito alle condotte violente e illegali da parte di alcuni studenti avvenute negli atenei italiani ed in particolare presso la facoltà di sociologia di Trento. Infatti, l’Università di Trento ha raggiunto l’attenzione della stampa nazionale per un grave episodio di intolleranza e violenza accaduto alla fine dello scorso mese di ottobre quando un gruppo di studenti ha inscenato una protesta in occasione della conferenza del giornalista Biloslavo, che ha impedito il regolare svolgimento dell’evento, anche con atti violenti contro le strutture della Facoltà di Sociologia e delle persone presenti».
Per i leghisti« Dal dicembre 2018 la Facoltà di Sociologia di Trento ha messo nuovamente a disposizione di un gruppo di studenti uno spazio per attività autogestite, nonostante in passato lo stesso spazio fosse diventato la sede riservata di gruppi di impronta anarchica, sede organizzativa da dove sono partite diverse azioni di protesta svoltesi nella città di Trento, mostrando così il fallimento di politiche troppo permissive degli atenei. A inizio novembre la stampa ha inoltre riportato la notizia di come i Rettori delle Università di Roma, Milano, Firenze si siano ribellati alla moda dei ‘rave’ illegali organizzati all’interno dei loro atenei con la complicità il più delle volte dei collettivi e centri sociali. Non si può dimenticare come le università abbiano tra i valori principali alla base della loro attività proprio l’educazione delle future generazioni, attraverso l’insegnamento di principi quali il rispetto della res publica e la capacità delle nuove generazioni di partecipazione attiva e consapevole alla vita civile e al mondo del lavoro.
In tal senso abbiamo chiesto al Ministro se e quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda adottare per contrastare le azioni violente e illegali di gruppi di studenti come quelle di cui in premessa, pur nel rispetto della libertà di pensiero e di espressione degli studenti medesimi, al fine di garantire una maggior sicurezza pubblica e al contempo salvaguardare quella funzione educativa e di crescita sociale e culturale delle università, propedeutica alla formazione dei giovani» dichiarano i deputati trentini della Lega Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Martina Loss e Mauro Sutto.