Servizio civile: aumentati i compensi a 600 euro al mese più il buono pasto
È stato aumentato da 433,80 a 600 euro al mese il compenso per i partecipanti al Servizio civile in Trentino. Viene introdotto inoltre l’obbligo del riconoscimento di un buono pasto nel caso sia prevista attività sia mattutina che pomeridiana e l’indicazione del numero minino dei partecipanti nella fase di raccolta di adesione ai progetti. Lo ha deciso oggi la giunta provinciale.
I nuovi criteri di gestione
Il Servizio civile è stato istituito con la legge provinciale sui giovani del 2007, modificata nel 2013 con l’introduzione del Servizio Civile Universale Provinciale (Scup), le cui linee guida per la corrente legislatura sono state approvate nello scorso mese di giugno.
I nuovi criteri di gestione confermano e rafforzano i punti di forza che hanno caratterizzato l’esperienza del Servizio civile universale provinciale (Scup), che consistono nella capacità di cogliere la domanda proveniente dal mondo giovanile e rispondere in modo puntuale, con modalità caratterizzate da elasticità, flessibilità, adattabilità, pur nella necessaria e doverosa trasparenza, correttezza ed imparzialità.
Mentre in passato ogni progetto definiva un numero di posti unico, si passa a chiedere l’indicazione di un numero minino di partecipanti a fianco del numero massimo, con la specificazione dell’attività prevista, degli obiettivi assegnati e del percorso di apprendimento nelle due casistiche che possono porsi in fase attuativa. Il vincolo di attivabilità viene ad essere quello di aver individuato un numero di giovani idonei pari al minimo previsto dal progetto.
I numeri confermano la validità del servizio civile. Nel 2019 sono stati 348 i giovani avviati al servizio civile; 695 gli iscritti, 28 le giornate formative rivolte ai tutor; 160 le giornate di formazione generale per i giovani, con 4168 presenze; 303 le proposte progettuali e 230 le organizzazioni coinvolte.