Coronavirus, storico discorso della regina Elisabetta: «Siamo in un tempo difficile»
«Vi parlo in un tempo che so essere di crescente difficoltà: un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi». Così la regina Elisabetta, quasi 94 anni, nel suo discorso televisivo straordinario alla nazione sull’emergenza coronavirus registrato nei giorni scorsi dal castello di Windsor, anticipato dalla corte ai media nelle ultime ore e trasmesso stasera nelle case di milioni di britannici.
Her Majesty The Queen addresses the UK and the Commonwealth in a special broadcast recorded at Windsor Castle. pic.twitter.com/HjO1uiV1Tm
— The Royal Family (@RoyalFamily) April 5, 2020
La regina Elisabetta incoraggia i suoi sudditi di fronte all’emergenza coronavirus, auspicando - nello storico discorso televisivo trasmesso nel Regno Unito e nei Paesi del Commonwealth - che tutti sappiano agire in modo da poter essere «orgogliosi negli anni a venire». «Io spero - afferma - che coloro che verranno dopo di noi possano dire dei Britannici di questa generazione che sono stati forti come». «E che gli attributi d’autodisciplina, calma, determinazione amabile e fratellanza siano caratterizzino ancora questo Paese».
«Voglio ringraziare chi resta a casa» per proteggere gli altri, ha detto Elisabetta II, non senza rivolgere un grazie a chi lavora nel servizio sanitario nazionale (Nhs) ed elogiando l’applauso collettivo rivolto loro dai britannici. La regina ha ricordato il tempo della II Guerra Mondiale, parlando oggi di una sfida «diversa», ma segnata pure da «un penoso senso di separazione». Ha tuttavia insistito sulla necessità di rispettare le restrizioni imposte dal governo.
La Gran Bretagna e il mondo «sapranno prevalere» sulla minaccia del coronavirus. Se ne è detta convinta Elisabetta II nel suo messaggio. «Prevarremo - ha concluso la regina - e la vittoria apparterrà a ciascuno di noi. Dobbiamo confortarci pensando, mentre abbiano ancora di che sopportare, che giorni migliori torneranno: che saremo di nuovo con i nostri amici, saremo di nuovo con le nostre famiglie e ci incontreremo ancora».