Due gemelle trovate morte nella loro casa: nessuno le aveva più viste da mesi
La buca delle lettere era piena di corrispondenza mai ritirata. L’erba alta intorno alla casa.
Abiti e oggetti in giro per le stanze. Nessun segno di vita da diverso tempo, tutti pensavano a un trasferimento. Maria e Vittoria Perottino, sorelle gemelle di 66 anni, erano invece morte nella loro abitazione di Bussoleno, in Val di Susa. Da mesi. I carabinieri le hanno trovate in due stanze diverse questo pomeriggio, dopo le 16.30: una nella camera da letto, una in cucina. Entrambe erano ridotte a uno scheletro: è difficile ipotizzare quale delle due sia morta per prima. Forse una si è lasciata andare dopo che l’altra ha perso la vita. Sarà compito del medico legale stabilire le cause del decesso, poi forse si capirà qualcosa in più sul tempo passato tra la morte e il ritrovamento, sicuramente molto lungo.
«Non le vedevamo da parecchio tempo», hanno spiegato i vicini di casa. Complice il lock-down per il Coronavirus, l’allarme non è stato immediato. Le due donne erano conosciute da tutti in paese, dove vengono descritte come «persone riservate, come ce ne sono tante in Piemonte». Nubili, pensionate e senza parenti stretti, era dallo scorso anno che non si vedevano in giro.
Nessuno si è preoccupato per loro per troppo tempo. Fino all’arrivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco, oggi pomeriggio, e al triste ritrovamento dei loro resti.
Le indagini sono condotte dalla sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo dei carabinieri, coordinata dal comandante provinciale, colonnello Francesco Rizzo, intervenuto sul posto. I militari hanno disposto una serie di accertamenti medico-legali per verificare le cause del decesso. Dallo stato dei resti e dal caos dell’abitazione, si pensa a un lento abbandono, che ha portato le due gemelle tragicamente alla morte. Le due non prelevavano al bancomat da circa un anno, non leggevano la posta, non sistemavano l’abitazione, che è stata trovata in condizioni di caos e sporcizia. «Si sono lasciate andare», dice qualcuno in paese, ipotizzando che dietro la morte delle due gemelle si celi il dramma della solitudine.