Nuovo show di Vittorio Sgarbi nell'aula della Camera e Carfagna lo bacchetta
Nuovo scontro ieri pomeriggio tra Vittorio Sgarbi, contrario ad indossare la mascherina in Aula, e la presidenza della Camera, che lo ha richiamato a farlo correttamente. “Non è che ci sono 629 imbecilli e una persona saggia, è una questione di rispetto per i colleghi”, ha sottolineato la vicepresidente Mara Carfagna, presidente di turno dell’Assemblea. Dopo due richiami e l’intervento dei deputati questori, la situazione è tornata alla calma.
Il botta e risposta è proseguito più tardi, quando Sgarbi - già protagonista martedì in Commissione - ha preso la parola mentre si discuteva un emendamento contro l’inserimento nell’election day del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. “Sarà opportuno che noi riduciamo i parlamentari da 630 a 400 - ha esordito il critico d’arte - in maniera tale che la distanza sia garantita e di questi 630, 400 posti consentano la distanza, perchè in alternativa dovremo pensare di portare per i prossimi dieci anni la maschera, anzi il bavaglio, che in quest’Aula non è stata portata fino al 20 aprile”, quando “c’erano quindi 629 persone così intelligenti che, non documentandosi, pensavano che non ci fosse il coronavirus”.
“Quando quest’Aula sarà bonificata di 230 parlamentari, mi auguro che le distanze ci consentano di rispettare quello che rammento a tutti loro, cari 629 colleghi intelligenti, ha detto il capo della Protezione civile, Borrelli, che mi pare più importante, dal punto di vista delle misure di sicurezza, del questore che ha tentato di allontanarmi e poi ha rinunciato a farlo: ‘io non porto la mascherina perchè mantengo le distanze’. Il mio riferimento - ha aggiunto Sgarbi - è la Protezione civile, non la volontà di 629 persone, le quali sono state totalmente subornate e gli è stato imposto di portare quello che fino al 20 aprile non hanno portato, caro presidente”.
“Caro onorevole Sgarbi - ha replicato Carfagna - intanto la invito a a stare sull’emendamento ogni volta che interviene, perchè anche questa è una regola che viene rispettata da 629 deputati e le regole in quest’Aula le stabiliscono i questori e siamo tutti tenuti ad osservarle. Lei è tenuto a rispettarle io sono tenuta a farle rispettare. Così funziona in quest’Aula”.
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