L'allarme Covid dell'Oms: se non si agisce subito rischio 2 milioni di morti
Non è ancora la seconda ondata secondo i virologi ma i contagi da coronavirus volano in Europa come nei mesi più bui della pandemia appena lasciati alle spalle e l'Oms avverte: nel mondo si rischiano due milioni di morti.
"Abbiamo perso un milione di persone in nove mesi e potrebbero volerci altri nove mesi prima di avere il vaccino", ha detto il direttore per le emergenze Michael Ryan rispondendo ad una domanda nel briefing sul coronavirus. "Siamo pronti a fare ciò che è necessario per evitare quella cifra? Il momento di agire è adesso", ha ammonito. "Altrimenti guarderemo a quel numero, e purtroppo ad uno molto più alto". E dall'Oms è arrivato anche un omaggio all'Italia con il riconoscimento, postato su Twitter, che "Il governo e la comunità, a tutti i livelli, hanno reagito con forza e hanno ribaltato la traiettoria dell'epidemia con una serie di misure basate sulla scienza".
E mentre gli Usa superano i 7 milioni di casi da inizio pandemia, nel resto d'Europa - oltre 5 milioni di casi in totale - il virus avanza quasi ovunque. La maglia nera spetta alla Francia che nonostante misure di contenimento e lockdown parziali sembra aver perso completamente il controllo della situazione. I nuovi casi sono 15.797 nelle 24 ore, in linea con i drammatici numeri dei giorni scorsi, mentre sale l'allarme sul rischio saturazione delle terapie intensive. L'epidemia è in "fase ascendente" ha messo in guardia l'agenzia governativa di Sanità pubblica. E mentre in 11 grandi città, Parigi compresa, sono state dichiarate "zone di allerta rinforzate" con una chiusura dei bar alle 22.00, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Marsiglia per protestare contro la chiusura di bar e ristoranti per due settimane. Ottenendo il rinvio di 48 ore della stretta che scatterà solo da domenica sera.
Paura anche in Spagna dove i casi sono stati 12.272 in 24 ore e i morti 120. Il totale dei contagi dall'inizio della pandemia sale così a 716.481 mentre i decessi sono complessivamente 31.232. Ma neppure la curva in ascesa dei contagi serve a placare la litigiosità della politica spagnola ed è scontro aperto tra il governo centrale e la comunità di Madrid, epicentro della pandemia, sulle misure restrittive da adottare.
Oltre un milione di persone, nell'area della capitale che conta 6,6 milioni di abitanti, è sottoposto alle nuove regole: un numero giudicato insufficiente dal governo di Pedro Sanchez. Il ministro della Salute Salvador Illa, con un gesto senza precedenti, ha dichiarato che il governo di Isabel Díaz Ayuso ha ignorato le raccomandazioni del ministero su un lockdown totale a Madrid.
Nuovo picco di casi nel Regno Unito da maggio secondo i dati giornalieri diffusi dal governo, che indicano tuttavia un rallentamento dell'incremento, con 6.874 contagi censiti nelle ultime 24 ore contro i 6.634 di ieri quando lo scarto era stato di circa 500 in più. Fermo a 40 il numero giornaliero dei morti (esclusa la Scozia che oggi non ha fornito statistiche), mentre i test quotidiani s'impennano al record europeo in cifra assoluta di oltre 245.000.
Ma emergono segnali preoccupanti anche in quei paesi, come la Germania dove la situazione è sotto controllo: quasi 50 mila ragazzi sono in quarantena dopo la riapertura delle scuole.