La sfida di Elon Musk: mister Tesla investe 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin (e fa volare Dogecoin)
NEW YORK - Elon Musk lancia la sfida sulle criptovalute. Tesla ha infatti comunicato alla Sec, l’autorità che negli Usa vigila sui mercati, di aver investito ben 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin. Non solo: la casa californiana che produce automobili elettriche ha annunciato che ben presto comincerà gradualmente ad accettare pagamenti in moneta digitale per l’acquisto dei suoi prodotti.
Si tratta di una svolta, secondo gli esperti destinata a generare un effetto di emulazione che spingerà molte altre società in tutto il mondo a puntare sulla valute alternative, come in parte stanno già facendo altre aziende che forniscono servizi finanziari e di pagamento digitale come PayPal o Square. Intanto dopo l’annuncio di Tesla il valore del Bitcoin è schizzato a livelli record, con la moneta digitale scambiata ad oltre 44 mila dollari.
Del resto la passione di Musk per il Bitcoin è nota da tempo, grazie ai suoi tweet che hanno contribuito all’apprezzamento della criptovaluta. Solo inserendo due settimane fa l’hashtag #bitcoin nella sua bio su Twitter l’effetto è stato un balzo immediato del 20% della valuta: «Penso che il Bitcoin sia una cosa buona e io lo sostengo», le sue parole giorni fa partecipando a una chat sulla piattaforma social Clubhouse.
Nella nota inviata alla Sec dalla società californiana si spiega come l’operazione Bitcoin è stata avviata il mese scorso, con la motivazione che la criptovaluta garantisce più flessibilità e più garanzie per diversificare ulteriormente gli investimenti e massimizzare gli utili. Una diversificazione che potrebbe orientare l’uso di parte degli oltre 19,4 miliardi di cash (al 31 dicembre 2020) verso l’acquisto di altre valute digitali o di asset alternativi come i lingotti d’oro.
C’è però chi storce il naso per i controversi tweet di Musk, e chi esprime preoccupazione. Il timore che si possa generare grande volatilità sui mercati, con tutti i rischi che questo comporta, sta inducendo sempre più le autorità preposte a vigilare, come dimostra il caso Gamestop.
Del resto è bastato un altro tweet dell’uomo più ricco della Terra, con i suoi 46 milioni di follower, a far schizzare del 65% in sole 24 ore un’altra criptovaluta, il Dogecoin, sostenuta anche da celebrity come il rapper Snoopy Dog o il bassista dei Kiss Gene Simmons. Si tratta di una moneta digitale nata per scherzo e che ha nel logo l’immagine del cane Shiba Inu, un meme di internet. Il valore di mercato ha raggiunto in poche ore i 10 miliardi di dollari, ponendola al decimo posto nel ranking delle valute digitali.
Non mancano i precedenti in cui l’eccentrico Musk ha dovuto fare i conti con la Sec per il suo utilizzo spregiudicato dei social. Nel 2018, al termine di una lunga diatriba nata da un cinguettio in cui rivelava il prezzo al quale avrebbe voluto mantenere le azioni di Tesla, fu accusato di frode e turbativa dei mercati. La vicenda si chiuse con un patteggiamento che costò a Musk 20 milioni di dollari pagati di tasca propria, più 20 milioni di dollari usciti dalle casse di Tesla. Inoltre Musk fu costretto a fare un passo indietro all’interno della società abbandonando il suo ruolo di presidente del board.
Intanto il titolo di Tesla, dopo la notizia dell’acquisto di Bitcoin, si rafforza a Wall Street salendo oltre il 2%.