Pd e Futura contro Kaswalder «Si deve dimettere subito»
Dopo l'appello sul licenziamento di Pruner
Era prevedibile, ed è accaduto: le motivazioni della sentenza d'appello sul licenziamento Pruner hanno riacceso le polemiche circa il ruolo del presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder.
I primi ad intervenire sono Pd e Futura che tornano a chiederne le immediate dimissioni.I fatti sono noti, e risalgono al 2019 quando, a pochi mesi dall'assunzione, ha licenziato il suo segretario particolare Walter Pruner.Un licenziamento - secondo due gradi d giudizio - illegittimo. Di più: ritorsivo. Perché il presidente ha sempre parlato di rapporto di fiducia venuto meno, ma il collaboratore messo alla porta ha lamentato di essere stato cacciato a causa della sua partecipazione al congresso del Patt.E di questo ha convinto due giudici del lavoro.Il risultato, dal punto di vista giuridico, è noto: a Pruner dovranno essere corrisposte le mensilità fino a fine legislatura ( o per lo meno fino a che Kaswalder rimarrà in carica), nonché i relativi contributi e le spese legali. Un conto da 265 mila euro.Le reazioni davanti alle motivazioni, come detto, sono state immediate.
«Si tratta della riprova di una gestione irresponsabile per un ruolo, come quello del presidente del Consiglio provinciale, che dovrebbe essere contrassegnato sempre dalla più totale irreprensibilità, per non svilire l'assemblea legislativa, minandone la credibilità e l'autorevolezza - evidenzia la presidente del gruppo Pd Sara Ferrari - Inoltre, i costi del procedimento civile nei suoi due gradi di giudizio, costi che purtroppo lievitano ogni giorno di più, incidono in modo rilevante sulle finanze pubbliche e rappresentano un dispendio che può e deve essere immediatamente interrotto, proprio con l'obiettivo di non causare ulteriori danni all'ente pubblico. Confidiamo in un minimo senso di responsabilità da parte di tutti gli attori politici di questa incresciosa vicenda, affinché dalla stessa si traggano subito le debite conseguenze».
Dello stesso tenore Futura: «Nei fascicoli elettronici della Corte d'Appello di Trento, sezione lavoro, risulta che le motivazioni della sentenza che ha visto confermare la condanna del Consiglio provinciale per il licenziamento illecito dell'allora segretario Walter Pruner sono state pubblicate già il 3 marzo scorso - scrive in una nota il consigliere Paolo Zanella - Non credo cambi assolutamente niente rispetto a quanto già noto, che costituisce un fatto di inaudita gravità. A fronte della conferma in secondo grado della natura discriminatoria del licenziamento è ora che il presidente tolga dall'imbarazzo istituzionale l'intero Consiglio e si assuma le sue responsabilità, dimettendosi dall'incarico. Ogni giorno in più con Kaswalder resta presidente, il Consiglio provinciale, e quindi i cittadini, dovranno pagare al suo ex segretario, ingiustamente licenziato, stipendio e contributi. Un danno erariale e di immagine che ci si sarebbe potuti risparmiare sin dall'inizio della vicenda e a cui è bene porre fine quanto prima».