"Indice Rt fuorviante, va modificato": confronto sulla richiesta delle Regioni
Mercoledì governo e autonomie locali valuteranno i cambiamenti alla lettura dei dati epidemici, per evitare una fotografia sfalsata e il rischio cher alcune regioni gialle tornino arancioni malgrado contagi, ricoveri e decessi ora siano in calo
I DATI In Trentino un nuovo decesso per covid dopo una settimana
IL VIDEO A Trento Sud corsa contro il tempo per il nuovo drive trough
L'INTERVENTO Kompatscher: vacciniamoci tutti
ROMA. Un incontro tra governo e Regioni è in programma mercoledì per verificare la possibilità di una modifica dei parametri che determinano il cambio di colore e in particolare dell'indice Rt sulla trasmissibilità del contagio.
L'incontro, secondo quanto si apprende da fonti regionali, sarà preceduto da una riunione dei tecnici delle regioni per mettere a punto delle proposte.
L'obiettivo dei presidenti è quello di considerare non più l'indice di diffusione del contagio per l'attribuzione dei colori ma l'Rt ospedaliero.
Per il governo ci saranno il ministro degli Affariregionali Mariastella Gelmini e quello della salute Roberto Speranza.
Le Regioni, supportati dai rispettivi esperti, sottolineano che il peso dell'indice Rt, calcolato sulle due settimane precedenti, è eccessivo rispetto ad altri indicatori, così oggi, mentre i contagi calano in tutta Italia e i ricoveri ospedalieri decrescono ormai da settimane, si rischia che un'oscillazione dell'indicatore basato su una interpretazione dei contagi (elaborata da un algoritmo) restituisca una fotografia sfuocata sulla base della quale sarebbe sbagliato assumere decisioni importanti quali, per esempio, il ritorno di una regione dalla fascia gialla a quella arancione, malgrado malati, decessi e andamento attu8ale dei positivi sia in continuo decremento.
Nelle ultime settimane sono stati numerosi gli interventi di virologi, epidemiologici, microbiologi e statistici che hanno rilevato le problematiche che un peso specifico importande dell'Rt può provocare alla fotografia delle regioni in questa fase di ripartenza.
Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia dell'ospedale Sacco di Milano, è stata netta, in una dichiarazione rilasciata all'agenzia Adnkronos: "L'Rt, in una situazione in cui la percentuale di vaccinati sta incrementando significativamente, non ha più alcun valore. Bisogna valutare esclusivamente la saturazione dei posti letto in terapia intensiva e i decessi. Se questi diminuiscono, si può aprire tranquillamente".