Arriva il «green pass», anche per chi ha fatto una sola dose di vaccino
Valido da 15 giorni dall’iniezione e fino al completamento del ciclo vaccinale; norma nel decreto legge, in vigore da oggi, ma ancora nessuno sa come si fa a ottenerlo
ROMA. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato ieri sera il decreto legge covid sulle aperture. Il decreto entra in vigore "il giorno stesso della sua pubblicazione". Quindi tutte le sue misure hanno effetto immediato, inclusa quella sul coprifuoco: il blocco notturno degli spostamenti già da stasera scatta alle 23, anziché alle 22.
La novità è il «green pass». Non è ancora quello europeo, ma si chiama "certificazione verde Covid-19": ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale, ma per chi ha effettuato già la prima dose vale da 15 giorni dopo la somministrazione e «fino al completamento del richiamo», e per chi invece ha un tampone negativo realizzato recentemente ha validità di 72 ore.
E' quanto prevede il testo finale del nuovo decreto legge il quale dispone che il "green pass" sia rilasciato "anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino" e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino "alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale".
Questo certificato, però, al momento è valido solo in Italia, in attesa del «green pass» dell’Unione Europea che dovrebbe essere attivo da metà giugno.
Se il decreto è già in vigore, sorgono però i problemi di attuazione. Chi lo deve certificare? Il decreto prevede che il pass venga rilasciato da una serie di soggetti (Aziende sanitarie, centri vaccinali, medici di base, farmacie). Testualmente: «viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell'isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta». Di fatto, nessuno sa come si fa e la parte organizzativa è ancora in alto mare.
Il governo però è ottimista. "La strategia è la vaccinazione che ha considerevolmente migliorato la situazione e l'osservanza delle regole, dei protocolli di distanziamento, delle mascherine e tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo”o dice il premier Mario Draghi a margine del vertice sull'Africa a Parigi, rispondendo a una domanda sulle misure di contenimento del Covid. "I protocolli, il distanziamento, le mascherine" è "quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo con lezioni severe e tremende, che speriamo di dimenticare".