Francesca Gerosa nuova presidente di Itea? Si scatena la guerriglia in Fratelli d’Italia
«Fuoco amico» di Urso, mal di pancia di Cia, a sostegno della professionista oggi interviene persino il vicepresidente della Camera dei Deputati. I rapporti tra il senatore Andrea de Bertoldi e Francesca Gerosa sono pessimi e c'è da tempo chi scommette che quest'ultima approderà presto in Lega
TRENTO. Sull'indicazione di Francesca Gerosa alla presidenza di Itea si sta scatenando una guerra interna a Fratelli d'Italia. Dopo la presa di distanza del commissario del partito Adolfo Urso che a caldo ha dichiarato: «Fratelli d'Italia non è interessato a ad alcun tipo di incarico senza che sia prima definito il percorso politico», e la reazione gelida di Claudio Cia verso questa possibile nomina da parte della giunta Fugatti, a sostegno del nome di Gerosa interviene nientemeno che il vice presidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli.
«Si può essere scelti in virtù di una lottizzazione tra partiti che cercano poltrone da occupare, - scrive in un comunicato il deputato di Fratelli d'Italia - ma tale procedura risulterebbe peraltro illegale perché limiterebbe i poteri che la legge attribuisce in esclusiva a presidente e Giunta. Oppure si può essere selezionati per qualità e spessore professionali indiscussi, in maniera del tutto autonoma rispetto alle proprie opinioni politiche. Il fatto che l'amministrazione provinciale trentina abbia attenzionato il prestigioso curriculum vitae di Francesca Gerosa, imprenditrice esperta su casa e politiche abitative, della cui competenza mi avvalgo anche io, dirigente di Fratelli d'Italia e candidata sia alle precedenti provinciali che alle europee del 2019, nonché coordinatrice insieme al senatore De Bertoldi fino a un anno fa, deve suscitare sentimenti di orgoglio in tutti i nostri dirigenti, amministratori e sostenitori».
«Significa - conclude Rampelli - che Francesca Gerosa era e resta una risorsa per Fratelli d'Italia e per il Trentino tutto e che il nostro Movimento può far conto su profili manageriali di alto livello. Si tratta del resto di un giudizio diffuso nel territorio e trasversale al mondo politico e culturale, confermato da tante istituzioni pubbliche. E questi apprezzamenti non possono che far piacere a chi vuole bene alla destra italiana e lavora per aumentarne qualità e prestigio».