Quanti seduti a tavola? Le Regioni vogliono 8, il governo 4, intesa su 6 commensali (al chiuso)
Domani dovrebbe arrivare l’ordinanza; il Trentino verso la zona bianca dal 14 giugno, probabile lo slittamento del coprifuoco a mezzanotte
ROMA. Le Regioni chiedevano otto posti a tavola all’interno dei ristoranti; il governo voleva mantenere i limite dei quattro. Alla fine si potrà sedersi in sei, (ma all’aperto senza limiti), sembra la mediazione finale.
Non c'è ancora ufficialità sull'alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti dopo un incontro tecnico che si è svolto questa mattina e dal quale, in primo momento, era emersa l'indicazione di alzare a 8 il numero massimo di persone al tavolo al chiuso ma fonti ministeriali, dopo un confronto con le Regioni abbassano il limite a sei persone. Sarebbe questo il punto di caduta su cui si starebbe convergendo in queste ore.
Secondo quanto si apprende, all'esito del confronto con le Regioni, il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbe emanare domani un'ordinanza per definire le regole per la ristorazione e l'intesa dovrebbe portare a fissare il limite di sei persone per ciascun tavolo al chiuso.
Il ministro della Salute Roberto Speranza, a margine del G7 di Oxford ha rassicurato dicendo che "le cose vanno meglio" in Italia sul fronte Covid "grazie alla campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi", ora occorre "proseguire in un percorso di gradualità . ha aggiunto - perché è giusto riaprire ma passo dopo passo" visto che "un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo". Quanto all'alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti ha precisato: "Bisogna sempre distinguere l'aperto dal chiuso perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada".
Comunque un terzo del Paese con 12 milioni di italiani in zona bianca da lunedì prossimo. E l'estate alle porte con nuovi graduali allentamenti delle misure anti-Covid. Archiviata la questione sul numero di commensali al ristorante - con un'ordinanza ministeriale che non prevederà alcun limite all'aperto e un massimo di sei persone al chiuso - si resta in attesa di eventuali esperimenti pilota sulle discoteche, dello slittamento del coprifuoco a mezzanotte il 7 giugno e dell'arrivo del green pass europeo per viaggiare in libertà, forse anche prima di luglio.
Nelle prossime ore il monitoraggio dovrebbe decretare l'entrata nell'area di rischio più bassa anche per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Queste ultime si aggiungerebbero a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 14 giugno, invece, potrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento (che hanno da questa settimana già ottimi dati) mentre dovranno aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania.