Draghi: "Sulla mascherina all'aperto sentirò il Cts. La vaccinazione eterologa funziona: la farò anch'io"
Il premier fa il punto e rinvia la decisione sulla proroga o meno dello stato di emergenza. Figliuolo: nuove forniture ci consentono di mantenere il ritmo della campagna
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ROMA. "Domani inoltrerò la richiesta al Cts perché ci dica se possiamo togliere la mascherina all'aperto o no", lo dice il premier Mario Draghi aggiungendo: "Ma non ci sono date".
"Sullo stato di emergenza decideremo quando saremo vicini alla scadenza".
Da lunedì, con l'arrivo della zona bianca, l'Alto Adige sarà la prima zona d'Italia a rimuovere l'obbligo di mascherina all'aperto, salvo nei luoghi a rischio assembramento, come prevede una ordinananza del presidente provinciale Arno Kompatscher.
Draghi ieri è intervenuto anche in difesa della vaccinazione eterologa.
"L'eterologa funziona, io sono prenotato per martedì", ha detto in conferenza stampa parlando dei vaccini nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio.
Al punto stampa partecipavano anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo.
Ho più di 70 anni" e la prima dose con Astrazeneca "ha dato risposta bassa e mi si consiglia di fare l'eterologa. Quindi funziona per me e ancor più vero funziona per chi ha meno di 70 anni e meno di 60 anni", dice il premier.
"La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola", afferma Draghi.
"Se uno ha meno di 60 anni e gli è stato proposto di fare l'eterologa ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di Astrazeneca purchè abbia il parere del medico e il consenso informato, bene".
"Nonostante tutta la confusione, è straordinario come la popolazione non mostri l'intenzione di diminuire la vaccinazione e di non vaccinarsi, è straordinario. Rispetto ad altri Paesi, è uno dei comportamenti più ammirevoli, ricordiamocelo", sottolinea Draghi aggiungendo: "Pronti a chiarire ogni confusione ma il comportamento è veramente costante e straordinario".
"Non c'è alcun motivo" di temere "che ci sarà un rallentamento" nella campagna vaccinale.
"Anzi, ci sara' maggiore libertà di scelta, quindi non c'è motivo per temere un rallentamento", sottolinea Draghi.
"Bisogna cercare tutti coloro che non si sono ancora vaccinati, i cinquantenni, questa è la sfida che abbiamo noi da vincere. Non so quanti siano ma questi sono quelli che si ammalano, in maniera grave e devono essere vaccinati".
Sull'andamento della campagna vavvinale ha frnito rassicurazioni Figliuolo:
"È stata già fatta tutta la pianificazione e riprogrammato con le regioni affinché siano già assicurate dosi con l'eterologa per tutto giugno, a breve per tutto luglio. Si tratta di 990mila cittadini che saranno vaccinati con mRna e quindi non ci saranno rallentamenti, il ritmo resterà di 500mila somministrazioni al giorno".