Ritrovato il bimbo di 2 anni perso nel bosco, il racconto del carabiniere che lo ha salvato: «mi si è stretto al collo e ha chiamato la mamma»
Era in una scarpata di circa 25 metri, a meno di tre chilometri da casa: «Ho l’impressione che non abbia passato lì la notte, non c’era erba schiacciata, penso che si sia spostato nel bosco»
LE IMMAGINI Le ricerche dei soccorritori, poi l'abbraccio
IL VIDEO La mamma può finalmente riabbracciare il suo piccolo
FIRENZE. L’hanno cercato per 24 ore dal cielo e per terra, ma il piccolo Nicola era a meno di tre chilometri da casa, in fondo a una scarpata. E' stato ritrovato vivo e praticamente incolume il bimbo di appena 21 mesi scomparso dalla sua casa a Palazzuolo sul Senio. Da quanto spiegato dalla prefettura, il bimbo sarebbe stato trovato a circa tre chilometri dalla sua abitazione.
E' stato un giornalista della “Vita in diretta” della Rai, Giuseppe Di Tommaso, a far ritrovare il piccolo Nicola: risalendo versa la casa del bambino ha sentito rumori e lamenti.
Il bambino era in fondo a una scarpata, a ridosso della strada e profonda una cinquantina di metri ed è stato poi recuperato da un carabiniere che si è calato.
Il piccolo ha già visto i suoi genitori ed è stato trasferito all’ospedale pediatrico Meyer per effettuare controlli medici: è stato trasportato con l'elisoccorso dove a bordo c'era anche la sua mamma. I medici stanno verificando le sue condizioni, ma a quanto spiegato il piccolo starebbe comunque bene.
Il piccolo è stato tratto in salvo dal comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, Danilo Ciccarelli, che si è calato per 25 metri nella scarpata. Lo stesso luogotenente lo ha riportato sulla strada serrata riconsegnandolo alla mamma.
«Siamo stati fermati da un giornalista che diceva di aver sentito un lamento. Siamo scesi dalla macchina – racconta il comandante – ho sentito anche io il lamento, ma secondo me poteva essere un capriolo o un daino. Abbiamo deciso di verificare, anche se il terreno era molto scosceso. Mi sono calato dalla scarpata, chiamavamo continuazione il bambino ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti più chiari, e mi aspettavo che uscisse fuori un animale: invece è sbucato il bimbo con la testolina tra l'erba alta, mi ha detto '”mamma”, mi sono avvicinato. Mi ha abbracciato subito».
«Ho provato una sensazione molto bella. Ho verificato subito se aveva qualche lesione: non aveva nulla, solo un piccolo bernoccolo e qualche graffio. Poi mi si è aggrappato al collo, e l'ho portato piano piano in strada, anche con l'aiuto del giornalista nell'ultimo tratto. E' stata una gioia bellissima, è stato bellissimo riportarlo fra le braccia della sua mamma».
«Non ho avuto l'impressione che abbia trascorso lì la notte, secondo me c'è arrivato tramite il bosco, perché secondo me la strada da fare era più agevole». Il militare ha spiegato di non aver «avuto l'impressione che abbia trascorso» la notte in fondo alla scarpata dove il piccolo è stato ritrovato, perchè «l'erba non era schiacciata, non aveva fatto un giaciglio. Secondo me si è mosso». Il militare sta partecipando alla conferenza stampa convocato dal sindaco di Palazzuolo sul Senio.
«Sono contento e ringrazio tutte le persone che si sono impegnate». Sono le parole del padre, ai microfoni del Tg4.
Il sindaco del paese racconta: «Non abbiamo dormito per due giorni, ma questo ci ripaga di qualsiasi sforzo. Penso che di più non potevamo sinceramente fare, non potevamo ottenere di più: la prefettura ci ha messo nelle condizioni di avere tutto il personale necessario, lo Stato si è immediatamente attivato, abbiamo calcolato di aver avuto circa 1000 uomini in due giorni». Per il sindaco di Palazzuolo sul Senio (Firenze), Gian Piero Philip Moschett «Questa volta è andata in modo diverso da tante altre perché si è lavorato bene insieme - ha aggiunto - è una vera vittoria dello Stato, la vittoria di una macchina che ha funzionato in maniera efficiente, e di una comunità».
Il piccolo era scomparso la notte tra il 21 e il 22 giugno da un casolare sull'Appennino dove vive coi genitori e il fratellino di 4 anni. La famiglia vive in una casa isolata. Zona impervia, raggiungibile solo da una mulattiera. Lunedì sera babbo e mamma hanno messo a letto i due figli. Quando sono andati a svegliarlo, hanno trovato un lettino vuoto. Hanno cercato per tutta la casa, poi nei terreni intorno. Hanno dato l'allarme ai carabinieri. E' un bimbo che vive in campagna e ha sviluppato presto autonomia nei movimenti, abituato a muoversi da solo oltre i margini dell'abitazione e le immediate vicinanze.