Confusione green pass, il "giallo" della vaccinazione eterologa che non risulta
Segnalati certificati incompleti in cui risulta solo come prima dose la seconda effettuata con un vaccino diverso. Problemi anche per chi era tenuto a fare solo una dose perché ha avuto il covid. Il rischio, fra gli altri, è di essere respinti alla frontiera nei viaggi all'estero
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ROMA. Nuovo pasticcio a causa del mancato coordinamento fra gli stati nazionali in materia di regole per i viaggi in Europa.
È la valutazione sul certificato vaccinale il nuovo problema del green pass, ancora condizionato dalla discrezionalità dei Paesi dell'Unione, malgrado l'impegno assunto da tutti di allinearsi alle disposizioni comuni riguardanti le modalità di accettazione del lasciapassare per l'ingresso alla frontiera.
Su questa variabile, che sta ingenerando nuova confusione mentre ad oggi mancano ancora regole realmente omogenee per i viaggi fra i vari stati, nascono nuove preoccupazioni fra i cittadini, che dopo aver fatto la seconda dose con un vaccino diverso dalla prima, ricevono un certificato che non indica l'avvenuto completamento del ciclo ma menziona soltanto l'ultima somministrazione ricevuta (ignorando quella precedente).
Anche persone che hanno ricevuto un'unica dose, come previsto dalle norme, perché avevano avuto il covid, a quanto pare ricevono in molti casi dei certificati incompleti e non utilizzabili in viaggio.
Il tema è delicato, perché per i viaggi, anche fra Paesi Ue, a quanto è dato sapere viene richiesta la certificazione di ciclo vaccinale completo.
Ci sono già segnalazioni di viaggiatori italiani che hanno avuto problemi alal frontiera di altri Paesi Ue, anche confinanti, perché nel certificato non compariva la seconda dose.
Inoltre, va ricordato che in Italia al momento il pass è valido già dopo due settimane dalla prima dose, tuttavia nel mondo scientifico si moltiplicano gli inviti alla politica affinché si modifichi questa prassi, tenendo conto della variante Delta sulla quale i vaccini sono più efficaci dopo la seconda dose.
In questo scenario di incertezza, alla vigilia della data indicata per l'entrata in vigore del green pass europeo, la commissione Ue ha sollecitato nuovamente gli stati nazionali a recepire e attuare concretamente fin da domani regole comuni e uguali per ntutti in materia di viaggi nell'Unione.