Non solo stazione di Trento: entro l’estate il progetto della “circonvallazione ferroviaria”, poi la Primolano-Feltre
L’amministratrice delegata di Rfi: per l’interramento a Rovereto stiamo cercando una soluzione, e Fugatti spinge per la nuova linea Rovereto-Riva
TRENTO. "Entro l'estate prevediamo di presentare il progetto per la circonvallazione ferroviaria di Trento". Così l'amministratrice delegata di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Vera Fiorani, a margine della sottoscrizione dell'accordo con Provincia e Comune di Trento per la riqualificazione della stazione ferroviaria di Trento. Secondo la dirigente, il progetto per la tratta ad alta capacità, parte del Corridoio del Brennero, è attualmente in fase avanzata.
"Ora siamo concentrati a chiudere la parte progettuale della circonvallazione di Trento. Per quanto riguarda la città di Rovereto stiamo invece cercando una soluzione progettuale alternativa alla circonvallazione, che potrebbe essere l'interramento della linea", ha aggiunto Fiorani.
Secondo quanto riferito dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, con Rfi sono in corso confronti anche sul collegamento ferroviario tra Rovereto e Riva del Garda, sull'Interrammento della linea storica di Trento e sul cosiddetto "Ring delle Dolomiti", tra Primolano e Feltre.
Nel pomertiggio, passerella anche per il vice-presidente Tonina, il quale - ci informa un comunicato stampa - ha parlato con i vertici di Rfi dell'impatto sul territorio delle opere di accesso al Tunnel di base del Brennero, alla presenza anche di Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, e Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento Territorio, e sul versante della Rete ferroviaria italiana, di Paola Firmi, responsabile della Direzione Tecnica RFI, e Francesco Romeo, responsabile della Direzione Tecnica Nord Est e responsabile per la circonvallazione ed elettrificazione della Valsugana.
La realizzazione della prevista circonvallazione di Trento - come sottolineato dall'assessore Tonina - implica infatti la ricerca di un punto di equilibrio fra le esigenze poste da un'opera di valenza nazionale e quelle riguardanti la gestione del territorio. La convinzione comune è che l'opera sia strategica per lo sviluppo della città capoluogo ed in generale per tutto il Trentino. La disciplina sulla semplificazione adottata a livello nazionale tende ad accelerarne la realizzazione, che ragionevolmente dovrebbe avvenire entro il 2026, l'anno dei Giochi olimpici invernal
Fra i temi oggetto dell'approfondimento, anche l'impatto dell'opera sulle aree inquinate di Trento Nord. L'auspicio è che la realizzazione della circonvallazione possa contribuire allo scioglimento di un nodo molto problematico per la città. Nel corso del colloquio, infine, si è parlato anche di alcune opere ferroviarie che il Trentino attende da tempo, e che si relazionano in maniera "naturale" con l'asse del Brennero. Fra queste, il collegamento fra Mori e Riva del Garda, definita dall'assessore Tonina la "Monaco-Riva", per la sua evidente valenza di servizio rispetto agli ingenti flussi turistici provenienti dalla Germania. Un'opera che, proprio per questa sua caratteristica, è in grado di generare profitti, e quindi non porrebbe, una volta realizzata, problemi gestionali alle casse pubbliche. I temi saranno oggetto di ulteriori approfondimenti, anche alla luce del nuovo accordo siglato stamani fra la Provincia e i vertici di RFI. |