Il Consiglio provinciale ci costa dieci milioni all’anno
Approvato il bilancio: risparmiati 1,3 milioni che verranno destinati all’assegno unico provinciale per le famiglie bisognose
TRENTO. Approvato oggi dal Consiglio provinciale di Trento l'assestamento di bilancio del Consiglio con 22 voti favorevoli, 2 no e 8 astenuti.
Il costo complessivo del Consiglio rimane sotto i 10 milioni di euro. L'avanzo libero di amministrazione 2020 ammonta a 2 milioni e 34 mila euro: in parte verrà reimpiegato per rafforzare l'organico di palazzo Trentini, ma 1,3 milioni di euro, per espressa volontà dell'Ufficio di presidenza, saranno restituiti alla Provincia per essere destinati a strumenti di sostegno sociale (assegno unico provinciale), per le famiglie trentine più esposte alle conseguenze economiche della pandemia.
Tra le voci del bilancio 2021, il presidente Walter Kaswalder ha citato il forte investimento nell'aggiornamento tecnologico/informatico e la spesa di 50.000 euro per sbarrierare le sale espositive e sistemare le sale commissioni al pianterreno della sede di via Manci 27; 10.000 euro in più del 2020 saranno spesi per le indennità dell'Autorità minoranze linguistiche: l'ex presidente Dario Pallaoro non percepiva infatti nulla, in quanto pensionato.