TRENTO. Nuntio vobis gaudium magnum: dopo tre giorni di tentativi, il telefono del Cup dell’Azienda Sanitaria ci ha risposto.

Dalla scorsa settimana vi abbiamo raccontato di attese lunghissime per parlare con un operatore del Cup. Da giorni i trentini lamentano problemi per riuscire a prenotare una visita o una prestazione telefonando al centralino del Centro unico prenotazioni. Le linee telefoniche sono perennemente intasate, gli operatori occupati e l'attesa non sempre porta i frutti sperati soprattutto per le prestazioni in regime istituzionale, ossia con la ricetta. E oggi ci abbiamo provato di nuovo, ma con una novità: siamo riusciti a prenotare

La settimana scorsa, dopo tre articoli dell’Adige, la società Gpi aveva spiegato il problema, ed annunciato un rafforzamento del call center: «Nelle prime due settimane di luglio - spiegava Sergio Manzana, responsabile della parte "care" della Gpi, azienda che gestisce il servizio per l'Apss - abbiamo avuto un aumento di richieste del 150% rispetto alle stesse due settimane del 2019. I numeri rendono bene l'idea. Nel 2019, in quei 15 giorni, le richieste erano state 44 mila. Quest'anno 110 mila».

Comprensibile che con questo aumento il sistema sia andato in sofferenza. 110 le operatrici, quasi esclusivamente donne (gli uomini sono solamente 3) che hanno aumentato del 20% le risposte con ore straordinarie, ma che, visti i numeri, non sono riuscite a far fronte completamente all'aumento di richiesta.

Evidentemente i nuovi operatori sono entrati in servizio, e adesso (pur con attese nell’ordine dei 20 minuti) almeno si riesce a parlare con qualcuno.

Buona prenotazione a tutti!