Grandinata eccezionale, poi vento e una «bomba d’acqua» sul Trentino stanotte
Chicchi grossi some prugne sulla collina di Trento e poi verso la Valsugana, in Vallagrina grandine «secca», una vera tromba d’aria a Roncegno
TRENTO. La Protezione Civile aveva lanciato l’allerta, ed infatti la notte scorsa il Trentino è stato colpito da fenomeni intensi e in alcuni casi eccezionali, con trombe d’aria e grandine di grosse dimensioni.
Come riporta l’appassionato meteorologo Giacomo Poletti nella sua pagina Facebook, «I forti temporali di ieri sera hanno rimescolato la colonna d'aria, sta arrivando il fronte freddo dalla Lombardia, ben visibile da radar ma con contrasti meno intensi del previsto.
Ieri sera verso mezzanotte grandinata monstre su un corridoio da Sud Ovest da Trento città (zona sud/ospedale) a Povo/Cognola, fino a Civezzano».
Il temporale si è scatenato anche con forte intensità, intorno alle 1, nella bassa Vallagarina, con una vera «bomba d’acqua» su Ala, Avio e i Lessini con punte di 60 millimetri di precipitazioni in poco più di un’ora. Questa mattina, pioggia intensa ed allagamenti nella zona di Riva e Arco.
La rotatoria del du Lac a Riva (foto SALVI)
La grandine "secca" a Nogaredo, in Vallagarina
La furia del vento invece ha colpito pesantemente la Valsugana, con una tromba d’aria proveniente dell’Altopiano di Asiago che si è abbattuta su Roncegno, provocando la caduta di alberi, danni a diverse coperture e danni anche alle serre dei contadini in fondovalle. Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco di Roncegno, Telve e Borgo Valsugana.
Roncegno, albero abbattuto vicino alla chiesa (foto Laura Cocco)
Per fortuna, il tempo è in miglioramento. Per il bollettino di Meteotrentino agricoltura «Le precipitazioni tenderanno a cessare dal tardo pomeriggio sera di domenica quando i venti ruoteranno da nord; temperature massime in forte calo.
Lunedì bassa probabilità di pioggia e temperature vicine o poco inferiori alla media.
Da martedì a venerdì correnti occidentali, a tratti instabili, determineranno condizioni di variabilità. Temperature massime vicine o poco inferiori alla media».