Pandemia / La campagna

Vaccinazioni, Trento e Bolzano agli ultimi posti per copertura insieme a Sicilia e Calabria

L'analisi del matematico del Cnr Giovanni Sebastiani sulle somministrazioni di dosi nelle varie regioni italiane. Intanto la Sicilia entra in area critica per il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari: rischio zona gialla

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TRENTO. Le Province autonome di Trento e Bolzano, con Sicilia e Calabria (che ora sono critiche dal punto di vista di contagi e ospedalizzazioni), occupano gli ultimi quattro posti fra le regioni italiane per copertura vaccinale totale (totale dosi somministrate/doppio della popolazione).

Lo evidenzia, nell'analisi dei dati dell'andamento epidemiologico del covid-19 in Italia, il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le applicazioni del calcolo "Mauro Picone" del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

Sebastiani sottolinea un forte calo della media nazionale settimanale del numero di dosi somministrate al giorno, che, "dopo essere stata per sei settimane compreso tra 530.000 e 550.000, nelle ultime tre settimane è scesa a 485.000, 400.000 e 270.000 della scorsa settimana". "Al momento - aggiunge - sono 2,8 milioni le persone in attesa della seconda dose Pfizer a fronte di una disponibilità di 2 milioni di dosi".

Frattanto, la Sicilia entra in area critica per il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti.

In base ai monitoraggi Agenas, infatti, ha toccato il 10% (+1%), soglia massima prevista dai nuovi parametri.

Aumento dell'1% anche per le aree mediche non critiche dove l'isola raggiunge il 17% (ben oltre il limite del 15%).

Significa che la regione è a rischio di scivolamento in zona gialla.

Meglio la Sardegna che decongestiona i posti letto in terapia intensiva con un -2% a 9% ma cresce dell'1% nei reparti toccando il 10%.

In crescita le intensive di altre 8 regioni con il balzo della Calabria che tocca il 7% (+3%) e si attesta al 14% per le aree mediche. Al 7% (+1%) la Toscana per le rianimazioni.

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