Scontro sul green pass, estensione rinviata: la Lega frena e domani si parlerà solo di scuole
L'annunciato decreto sull'obbligo per decine di categorie di lavoratori non arriverà in consiglio dei ministri: ci si limiterà a operatori delle pulizie e personale delle mense scolastische. Salvini: "Stiamo trovando una soluzione soddisfacente su minorenni, famiglie, tamponi gratuiti e green pass"
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ROMA. Contrariamente a quanto previsto, domani il consiglio dei ministri non discuterà del decreto di estensione del green pass a nuove categorie di lavoratori.
Sul punto, evidentemente, la maggioranza è spaccata, con la Lega che si dissocia scatenando l'ira del Pd.
Domani, giovedì, dunque, in consiglio dei ministri dovrebbe arrivare esclusivamente la norma per estendere l'obbligo di Green pass alle ditte di pulizia che operano nelle scuole e al personale delle mense scolastiche.
Lo si apprende da fonti di governo, secondo le quali per ora si dovrebbe procedere soltanto per questa due categorie.
Non è invece prevista per questa settimana l'annunciata cabina di regia di governo che dovrebbe valutare un'estensione più generalizzata del green pass ai lavoratori del settore pubblico e privato.
"Il nostro obiettivo - ha detto oggi Matteo Salvini - è garantire salute e lavoro e penso che in queste ore si stia trovando una soluzione soddisfacente sui minorenni, sulle famiglie, sui tamponi gratuiti, sull'allungamento della durata del green pass. Se alzare i toni ci permette di avere dei risultati, allora vuol dire che stiamo facendo il nostro mestiere".
Duro il Pd. "A Roma c'è chi ha creduto che, con la nascita del governo Draghi, la Lega potesse essere istituzionalmente corretta. Non so quanto in buona fede o meno. Lo capiremo solo nei prossimi mesi. Lega e Fdi sono uguali. Ed è evidente che Salvini è entrato nella seconda fase della sua permanenza nel governo Draghi. Noi non ci abbiamo mai creduto ed era chiaro che finisse così.
Ora vinciamo le amministrative e poi prepariamoci a ogni evenienza, difendendo il lavoro del Governo sull'uscita dall'emergenza sanitaria ed economica, ma unendo le forze progressiste e riformiste per vincere dopo le amministrative anche le prossime elezioni politiche", ha commentato Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile enti locali della segreteria nazionale, al termine di un'iniziativa organizzata a Merano dal Partito democratico cittadino.
Comprensiva, invece, Forza Italia. "L'atteggiamento della Lega sul green pass non è ambiguo", sostiene il ministro per gli affari regionali, Mariastella Gelmini, che ha aggiunto: "La Lega, all'interno delle Regioni e della Conferenza Stato-Regioni con il presidente Fedriga, ha sempre avuto una linea a favore dei vaccini, della lotta alla pandemia. Credo sia importante che all'interno del Cdm il green pass sia passato all'unanimità con il consenso di tutti i ministri, anche quelli della Lega".
Secondo Gelmini non ci sono problemi all'interno della maggioranza: "Stiamo lavorando tutti insieme, stiamo cercando di affrontare in maniera definitiva la lotta al virus, stiamo lavorando alla riapertura della scuola, che è un obiettivo importante".
A chi le chiedeva, infine, se la posizione della Lega metta a rischio la tenuta del governo, il ministro Azzurro ha risposto: "Mi sembra che anche oggi, in una intervista al Corriere, Salvini chiarisca la sua posizione: la Lega è un partner di maggioranza, ha votato all'unanimità in Cdm tutti i provvedimenti, poi è normale come succede anche sul reddito di cittadinanza o su altri punti, che ci siano sensibilità diverse.
L'importante è sostenere Draghi e non dimenticare, nonostante le amministrative e il semestre bianco, che noi abbiamo un cronoprogramma delle riforme da rispettare.
Ci sono 53 riforme che l'Europa ci chiede come condizione per ottenere le risorse. Se non vogliamo sprecare questa opportunità del Piano nazionale, occorre che tutte le forze di maggioranza rimangano concentrate come stanno facendo sugli obiettivi che la Ue ci chiede, ma che soprattutto servono all'Italia per uscire dalla pandemia più forte di prima".