Siberia, minatori in trappola per un incendio: falliscono i soccorsi e muoiono 52 persone
Sotto terra hanno perso la vita 46 operai e sei membri delle squadre di soccorso che tentavano di liberare i lavoratori nella miniera di carbone Listvyazhnaya riempita dal fumo
MOSCA. Nessun sopravvissuto tra i dispersi: è questo il terribile bilancio finale dell'incidente avvenuto ieri mattina nella miniera di carbone Listvyazhnaya, nel cuore della Russia.
Al termine di una giornata convulsa, i media locali hanno riferito che sottoterra hanno perso la vita tutte le 52 persone che erano rimaste intrappolate.
Una nuova tragedia, in un Paese in cui anche negli anni passati si erano verificati diversi terribili incidenti mortali in miniera.
La dinamica non è ancora chiara, ma secondo gli investigatori del fumo si è propagato nella miniera attorno alle 8.35 del mattino.
Una fonte nei servizi di emergenza sentita dall'agenzia statale russa Tass ha sostenuto che la tragedia potrebbe essere stata causata da polvere di carbone che avrebbe preso fuoco in un pozzo di ventilazione.
Stando alle prime ricostruzioni del ministero delle Emergenze, 285 persone stavano lavorando nella miniera stamattina e 239 di loro sono state evacuate.
"Abbiamo 35 persone nel sottosuolo adesso" e "la loro posizione non è stata determinata", aveva precisato Serghiei Tsivilyov, governatore della regione di Kemerovo, nel cui territorio è avvenuto l'incidente. Mentre nel primo pomeriggio l'amministrazione della miniera faceva sapere che "tutti i soccorritori" erano stati "urgentemente evacuati" per il timore che "la concentrazione di gas" potesse provocare un'esplosione.
"Le operazioni riprenderanno non appena la concentrazione del gas si ridurrà a un livello sicuro", aveva fatto sapere il governatore Tsivilyov, annunciando tre giorni di lutto nella regione a partire da domani.
In serata, poi la drammatica conferma di un bilancio pesantissimo: cinquantadue persone, tra cui sei soccorritori, sono morte, hanno reso noto tutte le agenzie di stampa nazionali, aggiungendo "nessuno è rimasto vivo".
L'incidente ha scosso la Russia. "Quando le persone muoiono, è una grande tragedia per le famiglie e per tutti i parenti", ha detto il presidente Vladimir Putin durante un incontro col presidente serbo Aleksandar Vucic.
In Russia in passato si sono verificati diversi incidenti in miniera, sciagure che molti osservatori collegano alle attrezzature obsolete e agli inadeguati standard di sicurezza.
Una delle più gravi catastrofi risale al 2010, quando un'esplosione provocò la morte di 91 persone nella miniera Raspadskaya, la più grande della Russia. Nel 2007 un'altra esplosione uccise 110 persone nella miniera Ulyanovkskaya.