Mattarella eletto Presidente della Repubblica, in Aula quattro minuti di applausi (ma non da Fratelli d’Italia)
Ha avuto 759 voti, è il secondo più votato nella storia dopo Pertini, l’accettazione dal Quirinale: «Avevo altri piani ma io sono rispettoso del Parlamento». Mario Draghi: splendida notizia per tutti gli italiani. E adesso parte la resa dei conti nel centrodestra
ROMA. Sergio Mattarella è stato rieletto poco fa capo dello Stato.
Quando era ancora in corso lo spoglio il presidente della Repubblica uscente ha superato il quorum di 505 voti necessari all'elezione.
Il superamento di quota 505 è stato sottolineato da un applauso di 4 minuti dell'emiciclo. I grandi elettori di FdI non hanno partecipato all'applauso.
"Avevo altri piani ma io sono rispettoso del Parlamento", ha detto il presidente confermando il suo sì dopo l'intesa raggiunta in un vertice di maggioranza sul suo nome.
Il capo dello Stato dovrebbe fare un breve discorso dopo la proclamazione.
Sergio Mattarella è stato rieletto con 759 voti su un totale di 983 presenti e votanti. Non supera dunque il record registrato da Pertini che fu eletto con 832 voti ma diventa il secondo capo dello Stato più votato. Ciampi infatti fu eletto con 707 voti. Nel 2015 Mattarella ottenne 665 voti su un totale di 995 grandi elettori votanti.
Nel corso dell'ottava votazione per l'elezione del Capo dello Stato hanno ottenuto voti anche Di Matteo (37), Berlusconi (9), Belloni (6), Casini e Draghi (5). Casellati ha incassato 4 voti, Cassese 2 come Pera, Giorgetti, Primo De Nicola, Filippo Grassia. I voti dispersi sono stati pari a 18, le schede bianche 25, le nulle 13.
Molti i commenti dopo l'elezione. Fra cui quello del premier Mario Draghi: "La rielezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica è una splendida notizia per gli italiani. Sono grato al Presidente per la sua scelta di assecondare la fortissima volontà del Parlamento di rieleggerlo per un secondo mandato".
LA GIORNATA
Da Sergio Mattarella "una scelta di generosità", dice il leader PD Enrico Letta. Il governo e Draghi, ha aggiunto "ne escono rafforzati".
La richiesta di convergere su una Presidente donna, "per noi non era una mera formalità ma una battaglia vera tant'è che nel tavolo del negoziato alla fine sono rimaste due canditure di donne di assoluta eccellenza, profilo e competenza" Così il Presidente M5s Giuseppe Conte in conferenza stampa dove aggiunge: "sulla possibilità di avere una Presidente donna, non ha perso Conte o la comunità M5s ha perso il Paese. Questo senza nulla togliere al fatto che ci accingiamo a questa votazione per sostentere Mattarella per un nuovo settennato ".
"Con Draghi ho chiesto un chiarimento: non possiamo limitarci ad assicurare la stabilità del governo, dobbiamo essere promotori di un confronto per siglare un patto per i cittadini nell'ambito del quale individuare quali possano essere le priorità" per il Paese.
"Sono felice che Mattarella abbia accettato con senso di responsabilità l'intenzione del Parlamento di indicarlo alla presidenza della Repubblica. Dimissioni? Per affrontare questa nuova fase serve una messa a punto: il Governo con la sua maggioranza adotti un nuovo tipo di metodo di lavoro che ci permetta di affrontare in maniera costruttiva i tanti dossier, anche divisi, per non trasformare quest'anno in una lunghissima, dannosa campagna elettorale che non serve al paese". Così il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti al termine di un incontro con il segretario delle Lega Salvini. I due hanno chiesto un incontro a Draghi.
"Sono felice che la Lega sia stata protagonista della chiusura di questa settimana di veti e conto che da lunedì in un incontro a tre Draghi-Giorgetti-Salvini ci siano tutti i chiarimenti necessari". Così il leader della Lega Matteo Salvini. "Sono sollevato perchè si rischiava di andare avanti tra veti litigi e beghe. E sono tranquillo ho fatto tutte le proposte possibili, soprattutto sul fronte femminile". "Domani il parlamento torna a fare il Parlamento, il governo fa il governo: serve normalità. I litigi di questi giorni sul Colle non si riversino sul governo".
Mattarella "ha riconosciuto che vi sarebbe stata la possibilità di eleggere personalità di alto livello ma ha ancora una volta ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo ha pervaso e ci ha detto che farà del suo meglio". Lo dice Debora Serracchiani in conferenza stampa dopo l'incontro al Colle. Simona Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, aggiunge: "Mattarella è un uomo delle istituzioni: ci ha accolto, ascoltato e ha accolto le istanze di un Parlamento che ha raccolto a sua volta le istanze di un Paese, con la sua solita capacità di comprendere i momenti che il Paese sta vivendo".
"Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente. #Mattarella #Quirinale". scriveva su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.
"Si può andare finalmente verso la chiusura. In questi minuti si stanno creando le condizioni trasversali per recepire i chiari segnali del Parlamento. Non perdiamo altro tempo, serve stabilità". sui social il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia.
Prima, la lunga telefonata tra Berlusconi e Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.
"Questo è il momento dell'unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l'unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato." ha detto Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato.
Durante il vertice di maggioranza di stamattina vi sarebbe stato fino alla fine un duello tra veti incrociati sui nomi. Salvini - dopo aver bruciato una decina di nomi nei giorni scorsi - avrebbe proposto il nome di Cartabia ricevendo però un rifiuto. Quindi - riferiscono fonti parlamentari - gli alleati avrebbero riproposto al leader leghista la soluzione Casini ma stavolta sarebbe stato Salvini a dire di no. Infine è emersa come unica soluzione uniaria quella del Mattarella bis.
Ma con la rabbia di Fratelli d'Italia: "Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci". Così Giorgia Meloni su twitter.
Da domani si apre la resa dei conti nel centrodestra, con Forza Italia schierata con Draghi e Mattarella, La Lega di Slavini che ha provato di tutto per non rieleggere Mattarella, e la Meloni contro Draghi e la rielezione del Capo dello Stato. Le acque sono agitatissime in casa del Carroccio, dove alcuni leader - come Giorgetti e Fedriga - hanno abbandonato Roma senza commentare e senza incontrare il segretario Salvini. Sul quale pesa anche la "scomunica" dell'anziano senatur Umberto Bossi: "Doveva pensarci prima", ha commentato oggi.