ROMA. Ancora bombe, esodo di sfollati, manovre diplomatiche complicate e appelli di pace inascoltati.
L'Ucraina è nella morsa della violenza bellica.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi alla Crimea e alle "pseudo Repubbliche" separatiste del Donbass, ha lasciato trapelare oggi qualche nuovo margine di negoziato, alla vigilia dell'atteso quarto round di colloqui con i russi: "Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere. Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione" ha detto alla rete ABC.
Zelensky intanto richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping perché rientrino per difendere il Paese e con un nuovo messaggio video, ribadisce di non essere fuggito: "Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra", ha detto accusando il nemico di usare "tattiche medievali" per punire gli ucraini.
Intanto è scattato alle 9, ora locale (le 8 italiane), il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l'evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy secondo l'accordo siglato ieri a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella Russa dopo il flop dei corridoi umanitari che non hanno avuto alcun esito.
In attesa del quarto round di incontri gli attacchi russi però sono continuati nella notte.
E verso le 12 di oggi il portavoce del ministero degli esteri ucraino Oleg Nikolenko ha denunciato su Twitter nuove violazioni della tregua: "Cessate il fuoco violato! Le forze armate russe stanno ora bombardando il corridoio umanitario da Zaporizhzhia a Mariupol. 8 camion + 30 autobus pronti per portare aiuti umanitari a Mariupol e per evacuare i civili a Zaporizhzhia".
Il ministero della difesa ucraino aveva già accusato i i russi di non rispettare il corridoio umanitario anche a Mariupol.
"La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l'evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del CICR (Comitato internazionale della Croce Rossa, ndr). Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: RUSSIA, LASCIA ANDARE LA GENTE!", ha scritto oggi il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet.
"Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e non si diffonda oltre l'Ucraina, che sarebbe ancora più pericoloso distruttivo e ancora più mortale. La situazione porterebbe a una spirale fuori controllo", ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa nel corso della visita in Lettonia.
Frattanto l'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme sulla situazione sanitaria in Ucraina, dopo il dodicesimo giorno di guerra: gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze sono aumentati "rapidamente" negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian citando una dichiarazione della responsabile emergenze dell'Oms per l'Europa, Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall'inizio dell'invasione.
Le prime operazioni dell'evacuazione dalla città ucraina di Sumy sono iniziate, secondo quanto riportano i media internazionali che citano il governo ucraino e mostrano un video postato sui social in cui si vedono le immagini dal corridoio umanitario con gli autobus con la croce rossa pronti a partire e delle persone già a bordo. L'evacuazione dei civili attraverso i corridoi umanitari è in corso anche a Irpin, sobborgo ad ovest di Kiev, teatro negli ultimi giorni di pesanti combattimenti.
E sale a 21 civili, tra cui 2 bambini, il bilancio delle vittime nell'attacco russo in un quartiere residenziale di Sumy. Lo riporta il Kyiv Independent. "Degli aerei nemici hanno attaccato fortemente edifici residenziali", hanno spiegato su Telegram i servizi di soccorso, arrivati sul luogo verso le 23 locali. Sumy, vicino alla frontiera russa, è teatro di violenti combattimenti da diversi giorni. Il capo dell'amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky: C'è stata una "battaglia impari" con le forze russe che hanno bombardato i civili, ha scritto in un post: "Ci sono morti e feriti, i soccorritori stanno lavorando sui luoghi"."Ferma lo spargimento di sangue": lcosì 'ex presidente filorusso dell'Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede all'attuale numero uno, Volodymir Zelensky, di "mettere da parte l'orgoglio" e di fermare la guerra "ad ogni costo". L'appello è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. "Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po' paterno, a Zelensky", ha detto l'ex presidente. "Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l'eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all'ultimo ucraino".
Nella notte attacco delle milizie russe a un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv. Stando all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito ha assicurato il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi che chiede di "agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l'ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare", ha aggiunto.Si allarga intanto il fronte dei Paesi che mettono in atto sanzioni contro la Russia. Il Giappone ha deciso di sanzionare 32 dirigenti russi e bielorussi congelando i loro beni, e ha bandito l'export in Russia di attrezzature e materiale per la raffinazione del petrolio. Anche la Corea del Sud si è unita a Stati Uniti, Unione Europea e alleati, rendendo da oggi operativo il divieto delle transazioni con la Banca centrale russa e i fondi sovrani di Mosca in risposta all'invasione dell'Ucraina.
Mentre si moltiplicano gli sforzi diplomatici dei leader di alcuni Paesi oggi il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, avranno un incontro con il leader cinese, Xi Jinping. Una nuova tappa verso l'apertura di uno spiraglio di dialogo vero tra Mosca e Kiev. La Cina ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino.