La guerra / Il punto

Altra notte di bombe sull'Ucraina, Mariupol colpita anche dal mare. Paura a Odessa: attacco russo contro le aree costiere

Mosca non invia alcun segno distensivo e continua la sanguinosa invasione, soprattutto nel sud del Paese, dove c'è anche un ospedale ostaggio delle truppe straniere. La capitale assediata vive ora nel coprifuoco, mentre continua l'esodo dei profughi. La diplomazia naviga sempre a vista, senza approdi in vista: l'Ucraina rinuncia allarichiesta di ingresso nella Nato

ROMA

ROMA. Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo riferisce Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei.

"I primi missili - spiega - sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città".

L'ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe "che costringono i medici a curare i loro feriti" e "usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati".

Le navi russe presenti nel mar Nero hanno iniziato a bombardare anche le coste vicino alla città di Odessa, la terza più grande dell'Ucraina e principale porto del paese.

Orrore a Kiev: il missile centra un autobus e una macchina, la telecamera di sorveglianza riprende tutto

Sono terribili le immagini che ci arrivano da Kiev: una telecamera di sorveglianza in azione lungo una strada della capitale ucraina ha filmato l’impatto e l’esplosione di un missile russo. Nelle immagini si nota un anziano che passeggia lungo il viale, e improvvisamente un missile si abbatte su terreno, proprio nel punto dove sta sostando un autobus e dove sta arrivando una macchina.

Sono stati lanciati razzi e sono stati sparati colpi di artiglieria.

Per il momento non sono stati segnalati tentativi di sbarco di truppe. La notizia è riportata sui social da Anton Gerashchenko, Consigliere del Ministro degli Affari Interni dell'Ucraina. Oggetto dei colpi sono postazioni delle forze armate ucraine e infrastrutture militari a sud della città, nella zona di Belgorod-Dnestrovsky.

Alle 2.57 (ora locale) è scattato l'allarme "attacco aereo" a Odessa. Le sirene hanno iniziato a suonare in città.

I civili sono invitati a raggiungere i rifugi.

Analoghi allarmi sono stati attivati negli ultimi minuti anche a Poltava (ore 3), Dnipro (2.56) e Ivano-Frankivsk (2.54) e Leopoli (2.53). .

Esplosioni sono state sentite nella notte alla periferia di Kiev mentre le sirene anti-raid continuano a suonare nella capitale dell'Ucraina. Lo riportano gli inviati della Cnn sul campo. Le esplosioni sono iniziate dopo il tramonto nella capitale in cui vige il coprifuoco mentre conbtinua l'assedio russo.

Sul fronte diplomatico, l'Ucraina accetta ormai il fatto che non potrà entrare nella Nato, ma chiede garanzie per la propria sicurezza riservandosi il diritto di stringere patti con singoli Paesi. Si va delineando, attraverso le parole del presidente Volodymyr Zelensky, la posizione di Kiev nelle trattative per la fine della guerra.

Ma Vladimir Putin gli risponde con una chiusura: "L'Ucraina non mostra di voler seriamente trovare soluzioni mutualmente accettabili", ha affermato il capo del Cremlino in una telefonata con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

A difesa dell'Ucraina si è schierata con forza la Polonia, che ha chiesto una "missione di pace" della Nato, per consegnare aiuti, "protetta da forze armate". Certo, anche le posizioni più dure possono essere interpretate come mosse tattiche per ottenere di più nelle trattative.

Ma è evidente che il negoziato continua in salita, nonostante lo stesso Zelensky mostri ottimismo, assicurando che i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina, proseguiti anche oggi in videoconferenza, stanno andando "abbastanza bene" e che una nuova sessione è prevista per oggi, mercoledì 16 marzo.

Quanto al ruolo dei mediatori internazionali, il presidente ucraino ha sottolineato l'importanza del colloquio avuto lunedì con il primo ministro israeliano Naftali Bennett, che ha parlato anche con Putin. Mentre il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu è arrivato in missione a Mosca per poi dirigersi a Kiev.

Nella capitale ucraina sono arrivati, in treno, anche i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, tre dei Paesi Ue considerati più intransigenti verso Mosca. Per riaffermare, ha sottolineato Varsavia, "l'inequivocabile sostegno dell'intera Unione Europea alla sovranità e all'indipendenza dell'Ucraina". Ma su questo sostegno generale Zelensky esprime polemicamente più di un dubbio.

In particolare per il rifiuto della Nato di istituire una no-fly zone sull'Ucraina. Alcuni Paesi dell'Alleanza, ha osservato il presidente, sembrano "ipnotizzati" dalla Russia.

Continua infine il flusso di profughi ucraini, anche verso l'Italia, che fra i Paesi occidentali è quello di gran lunga che ha accolto il maggior numero di sfollati, siamo già a circa 45 mila persone. Il grosso delle persone in fuga dalla guerra è ospitato in Polonia.

 

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