L’omicidio / Il caso

Vigilessa bresciana uccisa al confine con il Trentino, la svolta: confessa il fidanzato di una delle figlie

Per la procura la donna sarebbe stata uccisa da due delle tre figlie, Paola e Silvia Zani, 20 e 27 anni, e da Mirto Milani, fidanzato della maggiore e coetaneo

LE DUE SORELLE Il silenzio dopo l'arresto
IL FERMO Laura Ziliani, tre arresti
INDAGINE Indagate le due figlie
IL CASO Trovato il cadavere

BRESCIA. Svolta nelle indagini sul delitto di Laura Ziliani. Mirto Milani ha confessato l'omicidio dell'ex vigilessa di Temù, in provincia di Brescia, avvenuto l'8 maggio di un anno fa.

Lo ha fatto nel corso di un lungo interrogatorio in carcere che lo stesso ha chiesto dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura. Milani, fidanzato della primogenita di Laura Ziliani, è in carcere dal 24 settembre scorso così come Paola e Silvia Zani, due delle tre figlie della vittima. Anche loro hanno chiesto l'interrogatorio.

Per la procura la donna sarebbe stata uccisa da due delle tre figlie, Paola e Silvia Zani, 20 e 27 anni, e da Mirto Milani, fidanzato della maggiore e coetaneo.

I tre prima avrebbero stordito Laura Ziliani con tranquillanti e poi l'avrebbero soffocata con un cuscino. In carcere dal 24 settembre, sono accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L'unico loro atto è stato un esposto presentato alla Procura di Venezia per denunciare una fuga di notizie sul caso.

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