Guerra / Il fatto

Kiev rivendica l'esplosione che ha semidistrutto il ponte tra la Crimea e la Russia

L'attacco a Kerch ha fatto tre morti e il governo ucraino minaccia Mosca: "Il ponte è solo l'inizio, tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato ci deve essere restituito"

ROMA. "Crimea, il ponte, l'inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve essere restituito all'Ucraina, tutto ciò che appartiene all'occupazione russa deve essere espulso": lo ha scritto oggi in un tweet Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il tweet, commenta il Guardian, "sembra suggerire la responsabilità di Kiev" dell'incendio di questa mattina che ha distrutto parzialmente il ponte Kerch.

L'esplosione che ha parzialmente distrutto il ponte, che collega la Crimea alla Russia, ha provocato la morte di almeno tre persone, secondo la commissione d'inchiesta russa citata dalla Tass.

Ponte di Kerch, crollate almeno tre campate ma non risultano vittime

Il ministero delle Emergenze russo ha comunicato a meta' mattinata la fine dell'incendio

Il conducente del camion che è esploso sul ponte è stato identificato come residente nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, ha reso noto la stessa commissione d'inchiesta russa, riporta la Tass.

"L'incrociatore Moskva e il ponte di Kerch - due noti simboli del potere russo nella Crimea ucraina - sono stati abbattuti. Russi, quale sarà il prossimo nella lista?": lo scrive oggi su Twitter il ministero della Difesa ucraino. Il messaggio ha il sapore di una sfida a Mosca e allo stesso tempo sembra rivendicare la paternità dell'incendio che oggi ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea. Un simbolo proprio come lo era l'incrociatore Moskva, colpito dalle forze ucraine lo scorso aprile. Lo riporta Ukrinform.

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