Naufragio migranti, trovato a riva il corpo di un bambino
Salgono così a 69 le vittime accertate, 15 i minori. La procura indaga sulla catena dei soccorsi
FOTO Il dramma di Crotone: l'omaggio del presidente Mattarella
CROTONE. I vigili del fuoco hanno trovato il corpo di un bambino che faceva parte del gruppo di migranti coinvolti nel naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro.
Il corpo si trovava sulla riva dove, secondo quanto viene ipotizzato, era stato da poco portato dal mare. Si tratta del 15esimo minore trovato morto. Le vittime totali, al momento, salgono a 69.
La Procura di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio. Aperto, senza ipotesi di reato e contro ignoti, il nuovo fascicolo che riguarda la catena dei soccorsi. La decisione sarebbe stata presa per consentire di delegare i carabinieri ad acquisire gli atti. È presumibile che una volta analizzate le carte, la Procura decida se aprirne uno specifico ipotizzando un reato e individuando eventuali indagati.
Guardia di Finanza e Guardia Costiera hanno fatto tutto ciò che potevano e dovevano fare nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio dopo l'avvistamento da parte di Frontex del caicco che poi si è schiantato un centinaio di metri dalla spiaggia? Perché è stata attivata una procedura di polizia di frontiera e non il Sar di ricerca e soccorso? Eventuali mancanze sono penalmente rilevanti?
La Procura cerca di dare una risposta a queste domande, con possibili audizioni in tempi brevi, il governo difende la Guardia costiera "codardamente coinvolta in una squallida battaglia politica" ha detto Matteo Salvini, dal cui ministero dipende il Corpo.