Naufragio a largo della Tunisia, cinque morti e 28 dispersi
L'allarme lanciato da una Ong: si è capovolta la loro barca su cui viaggiavano migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana
CUTRO. Il tragico naufragio, il mare restituisce altre salme
ROMA. Cinque migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana sono annegati e altri 28 risultano dispersi dopo che la loro barca si è capovolta al largo della Tunisia: lo hanno reso noto gli attivisti del Forum tunisino per i diritti sociali ed economici (Ftdes).
"Cinque corpi di migranti sono stati recuperati e altri cinque migranti sono stati salvati, ma 28 risultano ancora dispersi", ha dichiarato Romdhane Ben Amor di Ftdes, spiegando che il barcone è affondato "perché era sovraccarico", con 38 persone, per lo più provenienti dalla Costa d'Avorio. Erano partiti dalla regione costiera di Sfax in direzione di Lampedusa.
Il naufragio di ieri sera è l'ultimo di una lunga serie di tragedie sulla rotta del Mediterraneo centrale, considerata la più mortale al mondo.
Il gruppo di migranti era presumibilmente diretto verso l'Italia.
L'altroieri è stato trovato il cadavere di un uomo di circa 30 anni nelle acque a Steccato di Cutro, teatro il 26 febbraio del naufragio di un barcone proveniente dalla Turchia carico di migranti. A oltre tre settimane dalla tragedia sale così a 88 il numero delle vittime.