In Francia scatta la decima giornata di mobilitazione, in piazza anche gli studenti
A Parigi il corteo contro la riforma delle pensionisi si sdoppierà, polemiche sul comportamento della polizia dopo le decine di feriti della settimana scorsa. Il governo non arretra, appello dei sindacati per una mediazione
PARIGI. Forti timori per l'ordine pubblico oggi a Parigi per la decima giornata di mobilitazione sindacale contro la riforma delle pensioni.
L'agitazione sociale, che dura da due mesi e mezzo, fa registrare un'impennata di tensione anche per i gravi incidenti avvenuti sabato scorso nell'ovest della Francia, per le proteste contro la costruzione di un maxibacino idrico a scopo agricolo.
Ad ecologisti e militanti si sono uniti elementi radicalizzati e la giornata è finita in una battaglia con decine di feriti. Due di questi - due manifestanti - sono ancora ricoverati in gravi condizioni ed è stata aperta un'inchiesta sull'accaduto. Uno di loro è in pericolo di vita.
In Francia è polemica anche sul comportamento della polizia dopo la settantina di feriti della settimana scorsa.
Oggi, nei cortei che si svolgeranno in oltre 200 città, si dovrebbe registrare un forte aumento dei giovanissimi, studenti e in particolare liceali.
Il ministero dell'Interno, nel timore di incidenti, ha schierato un numero record di poliziotti e gendarmi, 13.000 di cui 5.500 soltanto a Parigi. Nella capitale, il corteo - che parte alle 14 da République - si sdoppierà nel percorso verso Nation e una parte dei manifestanti passeranno dalla Bastiglia, quartiere a forte rischio come dimostrato nelle ultime manifestazioni.
Il segretario del sindacato CFDT, Laurent Berger, ha invocato questa mattina "una mediazione" per trovare "una via d'uscita" alla situazione che blocca il Paese ormai dal 19 gennaio. Ma il governo, controllato dal presidente Macron, non arretra.