Europa / Trasporti

Torino-Lione, la società Telt annuncia che il primo treno passerà nel 2033

L'ultimo lotto di realizzazione del tunnel di base della Tav è quello italiano: si prevede di firmare i contratti entro l'anno. Ma sul versante francese è allarme dei politici per gli annunciati ritardi nella messa in servizio delle vie d'accesso alla galleria transfrontaliera

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BRUXELLES. "Stiamo andando secondo tutti i nostri programmi per l'attivazione del pre-esercizio", il periodo di test, "della linea per la fine del 2032. Quindi il primo treno passerà nel 2033".

Lo ha annunciato Maurizio Bufalini, vicedirettore generale di Telt, la società responsabile della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione, al termine della conferenza Telt on Track - Roadshow 2023 a Bruxelles.

"L'ultimo lotto di realizzazione del tunnel di base" della Tav Torino-Lione "è quello italiano e contiamo di firmare i contratti per questo appalto entro l'anno, speriamo addirittura per settembre", ha spiegato Bufalini.

"Dei quattro lotti principali di scavo del tunnel di base" della Torino-Lione, "i primi tre sul lato francese sono stati aggiudicati nel 2021" e i lavori "sono in corso", ha evidenziato Bufalini, indicando che con l'assegnazione del lotto italiano la società avrà "affidato l'avvio dei lavori di scavo di tutto il tunnel di base: la parte più importante del nostro progetto".

Peraltro, pochi giorni fa, i parlamentari francesi sul progetto di linea ferroviaria Lione-Torino hanno lanciato un allarme.

In una lettera aperta rivolta al presidente, Emmanuel Macron, l'unione bipartisan composta da una sessantina di deputati e senatori d'Oltralpe favorevoli al progetto critica fortemente la decisione del Consiglio d'Orientamento delle Infrastrutture (Coi) di Parigi di ritardare la messa in servizio delle vie d'accesso francesi al tunnel transfrontaliero che dovrebbe essere pronto nel 2032.

"Proponendo di rinviare oltre il 2045 la messa in servizio delle vie d'accesso francesi e privilegiando durevolmente la linea storica Digione-Modane, il Coi mette seriamente a rischio il successo della più grande infrastruttura europea di mobilità a basso carbonio per i viaggiatori e le merci", avvertono i parlamentari, chiedendo a Emmanuel Macron di dare "un potente impulso politico per rimuovere le pesantezze politico-amministrative che frenano questo grande programma del Patto verde europeo".

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