Zelensky a Roma vede il Papa, Mattarella e Meloni: imponenti misure di sicurezza
Non ci sarà nessun incontro con il vicepremier, Matteo Salvini: "Non sono né premier, né ministro degli Esteri", ha precisato lo stesso leader leghista, dando tuttavia la sua disponibilità come ministro delle Infrastrutture a lavorare per la ricostruzione
ROMA. Roma si prepara ad accogliere tra massime misure di sicurezza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa. Il leader, ormai da un anno in felpa e mimetica, vedrà il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. E andrà da papa Francesco, nel pieno di quella "missione di pace" avviata dal Vaticano ma dai contorni ancora del tutto riservati. Blindati tutti i percorsi con no fly zone e tiratori scelti, tempi e spostamenti dell'agenda non sono ancora stati ufficializzati per evidenti ragioni di sicurezza.
La stessa Santa Sede continua a parlare di un incontro "possibile", anche perché basterebbe una parola di troppo o un segnale frainteso per ostacolare qualunque tentativo di aprire un canale di dialogo tra Kiev e Mosca. Citando fonti vaticane, l'agenzia russa Tass ha puntualizzato che l'eventuale incontro tra Zelensky e il Papa "non è direttamente legato" alla missione annunciata dal Pontefice sul volo di ritorno dall'Ungheria nei giorni scorsi.
"E' un'iniziativa speciale e per adesso rimane non pubblica", ha ribadito la fonte vaticana all'agenzia di Mosca sottolineando che Zelensky ha fatto richiesta di essere ricevuto da Francesco "solo alcuni giorni fa" e che il Papa è solito incontrare abitualmente capi di Stato che ne facciano richiesta in occasione delle loro visite nella capitale italiana.
Che tutto sia nato negli ultimi giorni lo conferma anche l'assenza dalla Santa Sede del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, impegnato come previsto nelle celebrazioni del 13 maggio a Fatima, in Portogallo. Ci sarà invece monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, che è stato in missione in Ucraina un anno fa, anche se non si esclude del tutto che Parolin possa fare in tempo a tornare.
Sul fronte bilaterale, sarà il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ad accogliere Zelensky a Ciampino e accompagnarlo al Quirinale, dove sarà ricevuto da Sergio Mattarella di ritorno dalla Norvegia, dove ha ribadito l'urgenza di "contrastare la politica di aggressività della Russia" insieme a quella di ricercare "un approdo di pace".
Non ci sarà l'altro vicepremier, Matteo Salvini: "Non sono né premier, né ministro degli Esteri", ha precisato lo stesso leader leghista, dando tuttavia la sua disponibilità come ministro delle Infrastrutture a lavorare per la ricostruzione. "Ci sono aziende italiane che non vedono l'ora di poter dare il loro contributo", ha aggiunto Salvini: 600 quelle che hanno mostrato interesse nella recente Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina il 26 aprile scorso all'Eur.