Maltempo e inondazioni, una notte drammatica in Romagna: due vittime
Persone sui tetti nel Ravennate, soccorsi con gli elicotteri. In alcune strade di vari centri abitati l'acqua ha superato i primi piani delle case. Linee ferroviarie interrotte, scuole chiuse, blackout elettrici e problemi nelle telecomunicazioni
BOLOGNA. Ci sono due vittime nell'ondata di maltempo che ha investito la Romagna: un anziano che viveva a Forlì vicino al fiume Montone, annegato al piano terra della sua abitazione.
Un'altra persona è morta nella zona di Cesena, come riferisce questa mattina Rainews.
Esondazioni anche nella notte, le persone ufficialmente evacuate sono già quasi mille.
Nel Ravennate persone sui tetti e soccorsi in elicottero.
Anche oggi scuole chiuse da Rimini a Bologna; circolazione dei treni interrotta.
Allerta rossa nella regione. Arancione in Marche e Toscana. Gialla in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Umbria e Veneto.
È stato ritrovato senza vita l'uomo che risultava disperso a Forlì. È morto probabilmente annegato nel piano terra della casa di via Firenze, in aperta campagna, vicino agli argini del fiume Montone, dove abitava insieme alla moglie.
La donna è stata salvata dai soccorritori e ha detto che il marito era rimasto in casa al piano inferiore, dove è stato trovato senza vita.
È una notte di paura e di soccorsi a Faenza (Ravenna), una delle città più colpite dall'alluvione dopo l'esondazione del Lamone.
In città ci sono persone che cercano aiuto dai tetti e sono in corso i soccorsi. In alcune strade l'acqua ha ormai superato i primi piani delle case. In molte zone della città non c'è la corrente elettrica e le linee telefoniche sono intasate.
Il Comune ha aperto, nella centrale piazza del Popolo - completamente invasa dall'acqua - il Palazzo del Podestà, una struttura utilizzata solitamente per esposizioni e iniziative culturali, per accogliere le persone che abitano in centro e che sono state costrette a lasciare casa. Tutte le forze disponibili, fa sapere l'amministrazione comunale, sono al lavoro per i soccorsi.
"La realtà ha superato le peggiori previsioni". Il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sintetizza così la situazione che sta vivendo la sua regione, soprattutto nella parte centro orientale. Sono ormai decine i fiumi che hanno tracimato o rotto gli argini, molte zone sono allagate, migliaia le persone evacuate: alcuni hanno trovato alloggio da amici o parenti che abitano ai piani alti, altri nei centri di accoglienza allestiti un po' ovunque dalla protezione civile.
L'ondata di maltempo si è abbattuta violentissima fin dalla prima mattinata. L'area costiera della regione è stata quella che è andata maggiormente in sofferenza, poi, dal tardo pomeriggio alla serata, le criticità principali si sono spostate sui fiumi.
È esondato il Savio a Cesena, allagando una parte della città a ridosso del centro, poi il Montone a Forlì. Drammatica la situazione anche a Faenza, già duramente colpita nelle scorse settimane. Stavolta, però, ha ceduto l'argine del Lamone anche sul lato sinistro e l'inondazione si è riversata anche nel centro.
La situazione riguarda però praticamente tutti i fiumi del Forlivese, del Cesenate, del Ravennate e di parte delle province di Bologna e di Rimini. Evacuazioni sono in corso in moltissimi centri dell'area interessata.
Sindaci, soccorritori e protezione civile stanno invitando tutte le persone che abitano lungo il corso dei fiumi a salire ai piani alti, se necessario anche sui tetti, perché nella notte si prevedono nuove esondazioni e le previsioni del tempo dicono che cadrà ancora molta pioggia, almeno fino a domani pomeriggio. Secondo le previsioni cadranno ancora 60 millimetri di pioggia che finirà tutta nei fiumi perché il terreno è già saturo d'acqua dopo l'inondazione delle scorse settimane.
Anche oggi, in quasi tutta l'area che va da Rimini a Bologna, le scuole saranno chiuse e la circolazione ferroviaria interrotta.
In molte zone, anche quelle non colpite direttamente dalle inondazioni, ci sono interruzioni di energia elettrica. I soccorritori sono al lavoro ovunque. Gli appelli che si ripetono in queste ore invitano a mettere al primo posto la propria personale incolumità.