Russia, retromarcia clamorosa degli uomini di Prigozhin: «Per non spargere sangue»
L'annuncio del leader della milizia privata: «Siamo arrivati a 200 chilometri dalla capitale, Mosca». Il presidente bielorusso Lukashenko sostiene di aver condotto personalmente la trattativa
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MOSCA. I miliziani della Wagner sono arrivati "a 200 chilometri da Mosca" ma ora fanno marcia indietro, tornando verso sud per evitare "spargimento di sangue russo" da una parte o dall'altra. A comunicarlo in un nuovo audio il leader del gruppo paramilitare Yevgeny Prigozhin.
Inaspettato, mentre Mosca si stava armando per l'escalation finale, il dietrofront del gruppo delle milizie ribelli della Wagner. La segnalazione arrivata dai canali Telegram ufficiali delle milizie. A "rivendicare" questa svolta il presidente della Bielorussia, Lukashenko, che ha sostenuto di essere il responsabile della trattativa tra le parti: Cremlino da un lato, Wagner dall'altro.