In treno come in sala parto, fiocco rosa sul Frecciabianca
Il travaglio in mezzo agli altri passeggeri e la nascita ad Arquata Scrivia (Alessandria) con una ostetrica in videochiamata. La mamma: “Sono grata a tutti. Una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e mi ha dato i suoi asciugamani. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi"
TORINO. Un vagone al posto di una sala travaglio, un'ostetrica in videochiamata e il tifo di un intero treno per la neo mamma. Fiocco rosa a bordo di un Frecciabianca lunedì 3 luglio, partito da Roma con destinazione Torino, tra la sorpresa e la gioia di tutti. Subito dopo Genova una donna, in avanzato stato di gravidanza, ha cominciato ad avere delle forti contrazioni. La capotreno Loredana Ferreri è stata subito avvertita e insieme al caposervizi Andrea Luschi si sono dati da fare per far sì che quella nascita avvenisse senza problemi per la mamma e per la piccola.
E così Isabella Carnero, operatrice sanitaria dell'Ospedale di Pisa in viaggio sul treno verso Torino per andare a trovare la mamma ha chiamato Daniela Sanfilippo, collega ostetrica a casa in un giorno di riposo: "Ciao Daniela, sono su un treno e c'è una donna in travaglio, mi aiuti a farla partorire?", ha detto nella stazione di Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, dove il convoglio si è fermato straordinariamente per il parto.
L'idea della videochiamata si è dimostrata vincente. "La prima cosa che ho pensato, quando ho risposto alla chiamata, è stata a uno scherzo - racconta l'ostetrica Daniela - poi quando ho capito che era tutto vero mi sono resa conto che la soluzione della videochiamata, proposta dai dipendenti di Trenitalia, fosse la migliore". Il caposervizi all'inquadratura con il compito di far vedere bene tutto ciò che succedeva, la capotreno a supportare emotivamente e fattivamente la mamma, l'ostetrica da casa a coordinare e l'operatrice sanitaria ad aiutare nella gestione del parto.
"Il personale di Trenitalia è stato perfetto, ha collaborato in ogni manovra, così come i viaggiatori - racconta Isabella - la mamma si è sentita protetta mentre stava dando alla luce la sua seconda figlia. Ho capito, inoltre, che tutte le stelle si erano allineate quando, chiedendo degli asciugamani, una viaggiatrice di 86 anni ha aperto la sua valigia e me li ha dati. Erano profumati, puliti e perfino stirati. Una roba di altri tempi".
L'emozione è stata indescrivibile un po' per tutti, e non soltanto per la mamma. "Si è trattato di una giornata di lavoro davvero particolare e, ovviamente, senza precedenti - racconta la capotreno Ferreri - e tutto è andato per il meglio. Sono felice di aver contribuito a questo bel momento. Lavoro in Trenitalia dal '95, e questo penso resterà il giorno più adrenalinico e bello della mia carriera professionale".
La bambina è nata intorno alle ore 12, in appena 40 minuti di travaglio. Insieme alla mamma di nazionalità straniera è stata trasportata all'Ospedale San Giacomo di Novi Ligure dalla Croce Verde, salita sul treno dopo il parto. Il convoglio, temporaneamente adibito a sala parto, è giunto a Torino trenta minuti dopo l'orario previsto. Un ritardo di cui nessuno si è lamentato, giustificato da un motivo davvero straordinario.