Ore d'ansia per la salute dell'ex presidente Napolitano: la situazione clinica è critica
L'ex capo dello Stato, nato a Napoli il 29 giugno 1925, è ricoverato da tempo in una clinica romana: è stato il primo presidente nella storia repubblicana a essere eletto due volte al Quirinale
ROMA. Ore d'ansia per la salute del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, ricoverato da tempo in una clinica romana.
Le condizioni dell'ex capo dello Stato, già critiche da diversi giorni, sarebbero ulteriormente peggiorate negli ultimi due giorni.
Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925, ha vissuto a Roma sempre in compagnia della moglie Clio, conosciuta negli anni '50. È stato il primo presidente nella storia repubblicana ad essere stato eletto due volte al Quirinale. Un bis storico per un esponente politico che viene dal partito comunista e che con il tempo ha saputo convincere tutti con il suo pragmatismo, l'ammirazione per gli Stati Uniti (dove era considerato un saldo punto di riferimento atlantico) e la sua eleganza "british".
Uomo riservato, né ciarliero né' estroverso, Giorgio il migliorista quasi volava nei corridoi del Quirinale dove - in verità - di rado appariva. E quando appariva molti lo temevano, per la scrupolosità a tratti sconfinante in una pignoleria incapace di delegare. Un presidente mai sopra le righe, attentissimo sul lavoro, garbato nei modi ma inflessibile nelle sue decisioni.
Eletto la prima nel 2006, il passaggio che lo consegnerà alla storia come re Giorgio (così lo incoronò il New York Times accostandolo a Giorgio VI, il sovrano divenuto simbolo della resistenza britannica ai nazisti) è quello che nel novembre 2011 porta Mario Monti a palazzo Chigi. I critici parlarono di Repubblica presidenziale, di eccessivo 'interventismo' e di interpretazione estensiva delle sue prerogative. I sostenitori la giudicarono una mossa determinante per evitare che il Paese, spinto sull'orlo del baratro sull'onda della crisi del debito sovrano, precipitasse.
Fu lui poi a rompere il tabù di un doppio mandato alla presidenza della Repubblica, quasi costretto - già in età avanzata - dalla crisi della politica che si dimostrò incapace di esprimere un nome condiviso nel voto delle Camere. Era il 20 Aprile del 2013 e al sesto scrutinio avvenne la sua rielezione con l'ampia maggioranza di 738 voti favorevoli su 997 votanti. Alla scadenza di ogni settennato, l'idea di lasciare sul Colle più alto l'inquilino di turno si è sempre manifestata; eppure il 'bis' al Quirinale fino ad allora non era riuscito mai a nessuno. Restò in carica fino al gennaio 2015, il suo successore fu Sergio Mattarella, a sua volta confermato per un secondo mandato.Fin qui l'attività politica. Ma il Napolitano privato è strettamente connesso con Napoli, seppur da decenni viva a Roma nel rione Monti. La Napoli degli studi giovanili, quella del liceo Umberto, e quella degli amici di sempre, quella dei musei, ma anche quella delle tradizioni, come la tazzina di caffè al Gambrinus. Così come Giorgio Napolitano non ha mai rinunciato alle sue visite ad uno dei marchi storici della napoletanità, Marinella, dove ha sempre amato comprarsi le cravatte.