Messner torna re degli 8mila: "Il Guinness ha fatto marcia indietro, ma il mondo ha ben altri problemi"
L'alpinista altoatesino sarà domani (14 settembre) al Festival dello sport insieme all'americano Edi Viesturs: "Non querelo Jurgalski perché farei solo guadagnare gli avvocati, ha dimostrato una volta in più di non sapere nulla di alta montagna"
MARCIA INDIETRO Annapurna, Jurgalski: "È sempre Messner il re degli ottomila"
BOLZANO. "Non è stato Jurgalski, ma il Guinness dei primati a fare marcia indietro, pretendendo da lui di assumersi la responsabilità per l'intera vicenda. Infatti, non aveva nessuna prova per le sue accuse". Lo dice Ansa Reinhold Messner, che ora risulta nuovamente re degli ottomila. "Si tratta di una non-polemica, il mondo attualmente ha ben altri problemi", aggiunge il 79enne alpinista altoatesino.
Reinhold Messner e l'americano Edi Viesturs, che per pochi giorni risultava come re degli ottomila, domani (14 ottobre) interverranno assieme al Festival dello Sport a Trento. "Jurgalski - prosegue - ha dimostrato una volta in più di non sapere nulla di alta montagna" (prevedendo ora una 'zona di tolleranza' in prossimità delle vette, ndr). "Non mi interessa minimamente la sua opinione. Chi supera una parete di 4000 metri di roccia e ghiaccio, come io e Hans Kammerlander sull'Annapurna, non si ferma cinque metri sotto la vetta perché gli fa comodo, è ridicolo".
"L'alpinismo è cultura e incontro tra uomo e montagna, di certo l'alpinismo non è sport e non lo è rincorrere dei record. Non ho mai chiesto di essere inserito nel Guinness dei primati e non lo faccio neanche ora", prosegue l'altoatesino. "Non querelo quell'uomo perché è una nullità e farei solo guadagnare gli avvocati. "Da 30 anni si vuole vendicare perché una volta non gli diedi attenzione, quando mi volle illustrare le sue idee", conclude Messner.