Movimento Lgbt+ dichiarato fuorilegge in Russia, l'Onu protesta
Reazione alla sentenza della Corte suprema, ispirata dal Cremlino: "Nessuno dovrebbe essere incarcerato per aver lavorato a favore dei diritti umani o privato dei propri diritti a causa dell'orientamento sessuale. Magi, deputato di +Europa: "Putin estremista, fascista, neocolonialista, omofobo, razzista e invasore di Paesi liberi"
GINEVRA. L'Onu ha "deplorato" oggi la messa al bando del movimento "internazionale" Lgbt+ in Russia, sottolineando che "nessuno dovrebbe essere incarcerato per aver lavorato a favore dei diritti umani o privato dei propri diritti a causa del proprio orientamento sessuale o della propria identità di genere.
La decisione della Corte Suprema russa di vietare questo movimento "espone i difensori dei diritti umani e chiunque difenda i diritti delle persone Lgbt+ a essere qualificato come 'estremista', termine che ha gravi conseguenze sociali e penali in Russia", ha sottolineato l'Alto commissario per i diritti umani Volker Türk in un comunicato stampa.
La Corte Suprema russa ha infatti accolto la richiesta del ministero della Giustizia di mettere fuori legge nel Paese il movimento internazionale Lgbt, definendolo "estremista".
"Meno male che i nazisti sono gli ucraini: la Corte suprema russa, su ordine del Cremlino, ha messo al bando il movimento Lgbt internazionale bollandolo come estremista. Peccato che finora di estremista, fascista, neocolonialista, omofobo, razzista e invasore di paesi liberi abbiamo conosciuto solo Putin. E questa è la risposta a chi chiede di mollare Kiev al suo destino e lasciarla invadere dalla Russia. Il nostro sostegno all'Ucraina deve essere ancora più forte, deciso e determinato. Non può esserci alcuna pace senza il ritiro totale delle truppe russe e il ritorno alla libertà del popolo ucraino dall'invasore nazista Vladimir Putin", afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
Dura anche Berlino: "Condanniamo fermamente l'odierna decisione di 'estremismo' della Corte Suprema russa. Stigmatizzando ulteriormente le persone Lgbtq+ e privandole dei loro diritti costituzionali e di base, la Russia continua a erodere la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini russi", scrive su X il ministero tedesco degli Esteri.