Valcamonica, arrestato 35enne: minacciava di bruciare con l'acido la ex fidanzata
Applicato il nuovo Codice rosso nel Bresciano, non lontano dal confine trentino. Altri casi allarmanti, sempre oggi, 24 dicembre, di maltrattamenti in famiglia e di stalking verso la ex moglie
TRENTO. Un 35enne di Breno, in Valle Camonica, nel Bresciano, vicino al confine trentino, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver perseguitato l'ex fidanzata, di 33 anni. Minacciava di bruciarla con l'acido. È la prima applicazione in provincia di Brescia dell'arresto con flagranza in differita previsto dalle nuove misure del Codice rosso. La persecuzione era cominciata dopo la fine della relazione. In seguito alle minacce, ripetute, di farle fare la stessa fine di altre donne uccise, la vittima si era rivolta ai carabinieri di Breno che hanno arrestato l'ex fidanzato. L'uomo dovrà comparire davanti al gip per l'udienza di convalida.
Sono anche altri i casi di violenza sulle donne segnalati oggi, 24 dicembre, in Italia.
Sempre i carabinieri hanno arrestato un uomo che pretendeva con violenza soldi, in passato anche quelli del reddito di cittadinanza, per acquistare droga. È emerso dalla denuncia presentata da una donna residente a Teverola, nel Casertano, contro il marito.
L'uomo, un 35enne originario di Napoli, dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali. L'arresto è avvenuto dopo l'ultima aggressione subita dalla donna nel parcheggio di casa, davanti ai cinque figli (il più grande ha cinque anni); il 35enne - è emerso - l'ha colpita con pugni alla testa e calci ai reni e al busto, e la vittima si è salvata solo per l'intervento di un passante, che le ha consentito di scappare con i figli e chiudersi in casa; poi con la sorella, la donna ha prima accompagnato i figli dalla madre e si è quindi recata all'ospedale Moscati di Aversa per farsi medicare. Uscita dalla struttura sanitaria, la donna è corsa dai carabinieri per denunciare l'accaduto.
Ai militari ha raccontato che il compagno la picchiava dall'inizio della convivenza, iniziata sette anni fa, e sempre perché pretendeva da lei i soldi - 50-100 euro per volta - per acquistare la droga; lei era così costretta a prenderli dalle somme che percepiva a titolo di reddito di cittadinanza.
Accuse che hanno trovato conferma nelle immediate indagini dei carabinieri, che hanno cercato di rintracciare il 35enne; questi inizialmente si è reso irreperibile, ma poi è stato trovato è condotto in carcere.
A Bologna, invece, intervento dei carabinieri nei riguardi di un uomo condannato per stalking, che alla vigilia di Natale è rimasto per circa sei ore barricato in casa, a Prignano sulla Secchia, nel primo Appennino modenese, per sottrarsi all'esecuzione di una misura cautelare in carcere, disposta dal Gip su richiesta della Procura diretta da Luca Masini, sempre per atti persecutori.
L'indagato, 51 anni, era stato posto ai domiciliari con braccialetto elettronico per sentenza irrevocabile del 3 novembre. Alla cessazione delle imposizioni aveva reiterato, spiega la Procura modenese, condotte persecutorie nei confronti dell'ex moglie, in particolare con telefonate di minaccia, appostandosi sotto casa della vittima e seguendola nei suoi spostamenti e minacciando altri testimoni.
Ne è nato un nuovo procedimento penale, che ha portato alla misura cautelare di custodia in carcere. Al rifiuto di consegnarsi, sono intervenuti nuclei speciali di intervento dei carabinieri, che hanno affiancato il negoziatore del comando provinciale di Modena.
Dopo una trattativa, il 51enne è stato convinto ad aprire la porta, ed è stato arrestato, in attesa dell'interrogatorio di garanzia.