I dati Inps: l'anno scorso deciso calo dei nuovi pensionati, meno 11,07% sul 2022
Sono 764.907 le nuove posizioni decorrenti nel 2023: le pensioni di vecchiaia sono state 296.153, in calo del 2,38%, mentre quelle anticipate nell'anno del passaggio da Quota 102 a 103 sono state 218.584 con un calo del 16,09%
ROMA. Sono 764.907 le pensioni decorrenti nel 2023 con un calo dell'11,07% rispetto alle 865.948 decorrenti nel 2022. Lo si legge nel Monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento secondo il quale le pensioni di vecchiaia sono state 296.153 in calo del 2,38% mentre quelle anticipate nell'anno del passaggio da Quota 102 a 103 sono state 218.584 con un calo del 16,09%.
Calo consistente anche per le pensioni ai superstiti (203.708 con un -17,98%) e per le invalidità diminuite del 13,55% a 46.462 unità. L'importo medio mensile nell'anno delle pensioni nel complesso è stato di 1.140 euro in lieve rialzo dai 1.135 del 2022.
Sul fronte del lavoro, a novembre le richieste di disoccupazione (Naspi e Discoll) arrivate all'Inps sono state 253.551 con un aumento del 3,3% sullo stesso mese del 2022. Lo si legge nell'Osservatorio Inps sulla cassa integrazione secondo il quale in 11 mesi le domande di disoccupazione sono state 2.044.783 con un calo dell'1,7% sullo stesso periodo del 2022.
Nell 2023 l'Inps ha autorizzato nel complesso 422.342.376 ore di cassa integrazione e fondi di solidarietà con una riduzione del 29% rispetto al 2022. Lo si legge nell'Osservatorio Inps sulla cassa secondo il quale le ore di cassa ordinaria autorizzate sono state 229.497.526 con un calo del 3,55%, quelle di cassa straordinaria sono state 177.920.448 con un calo del 12,04%, quelle per la cig in deroga 1.666.390 (-94,09%) e quelle dei fondi di solidarietà 13.258.012 (-89,49%).
A dicembre 2023 le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 29.136.163 con un calo del 25,4% su novembre e del 36,9% su dicembre 2022.